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L'ospedale Bambino Gesù è pronto ad accogliere Alfie

Al bambino inglese di quasi due anni, ricoverato a Liverpool per una malattia neurodegenerativa non conosciuta, erano state sospese le cure contro la volontà dei genitori
Save Alfie Evans
L'ospedale Bambino Gesù è pronto ad accogliere Alfie
Al bambino inglese di quasi due anni, ricoverato a Liverpool per una malattia neurodegenerativa non conosciuta, erano state sospese le cure contro la volontà dei genitori
ROMA - L'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma «è pronto ad accogliere il piccolo Alfie», il bambino inglese di quasi due anni ricoverato a Liverpool per una malattia neurodegenerativa non conosciuta e per il quale i...

ROMA - L'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma «è pronto ad accogliere il piccolo Alfie», il bambino inglese di quasi due anni ricoverato a Liverpool per una malattia neurodegenerativa non conosciuta e per il quale i medici hanno stabilito la sospensione delle cure, contro la volontà dei genitori.

Oggi, apprende l'agenzia di stampa italiana ANSA, la presidente dell'Ospedale, Mariella Enoc, ha incontrato il padre del piccolo. I medici dell'ospedale della Santa Sede propongono un piano di cure che prevede un supporto per la respirazione e l'alimentazione.

Nell'incontro avuto oggi con il padre del bimbo, Thomas Evans, la presidente Enoc ha dunque ribadito la piena disponibilità del Bambino Gesù ad accogliere il piccolo Alfie, «in piena collaborazione con i medici inglesi, ai quali è stata comunicata tale disponibilità».

L'Ospedale della Santa Sede si era già reso disponibile ad occuparsi del bambino inglese lo scorso settembre, quando i medici della struttura si erano recato a Liverpool - dove il piccolo è ricoverato - per effettuare una consulenza relativa alle sue condizioni. Alfie è affetto da una malattia neurodegenerativa nell'ambito delle epilessie. Secondo i medici italiani, sarebbe possibile proseguire un iter diagnostico ed è stato da loro proposto un piano terapeutico che preveda una tracheostomia (a supporto della ventilazione-respirazione) ed una gastrostomia endoscopica percutanea, detta anche PEG (per un supporto alimentare tramite nutrizione enterale).

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