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SVIZZERAOMS: «È crisi di personale sanitario, la politica agisca»

22.03.23 - 15:22
Dalle difficili condizioni di lavoro alla scarsa attrattività del settore, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia l'allarme.
Depositphotos (ocphoto)
Fonte ats ans
OMS: «È crisi di personale sanitario, la politica agisca»
Dalle difficili condizioni di lavoro alla scarsa attrattività del settore, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia l'allarme.

GINEVRA - L'Europa sta vivendo una vera e propria crisi del personale sanitario: a partire dalle difficili condizioni di lavoro, dall'età crescente degli operatori e dalla scarsa attrattività del settore. L'allerta arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

L'Ufficio regionale dell’Oms per l'Europa ha appena pubblicato la Dichiarazione di Bucarest, un documento che traccia una via da seguire per fronteggiare le criticità del settore chiedendo un'azione immediata alla politica e maggiori investimenti.

Adottata in occasione di un incontro regionale a Bucarest, co-organizzato da Oms-Europa e Ministero della Salute rumeno, la Dichiarazione si inserisce sullo sfondo di una grave crisi che colpisce gli operatori sanitari in tutta la regione, che ha portato anche a scioperi e azioni sindacali.

«La crisi del personale sanitario è qui e ora. Gli operatori sanitari e i lavoratori in tutta la nostra regione - afferma Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa - chiedono a gran voce aiuto e sostegno. La pandemia di Covid-19 ha rivelato la fragilità dei sistemi sanitari e l'importanza di una forza lavoro sanitaria solida e resiliente. Non possiamo più aspettare per affrontare le pressanti sfide che il nostro personale sanitario deve fronteggiare. Sono in gioco la salute e il benessere delle nostre società: semplicemente non c'è tempo da perdere».

Allarmanti i dati evidenziati dall'Oms-Europa: in 13 dei 44 paesi che forniscono dati, il 40% dei medici ha già 55 anni o più, il che rappresenta una sfida significativa per la sostenibilità della forza lavoro. Allo stesso tempo, i mercati del lavoro stanno cambiando con una mobilità e una migrazione dei lavoratori sempre più complesse. Di conseguenza, alcuni paesi, afferma l'Oms, "trovano sempre più difficile attrarre e trattenere i giovani nelle professioni sanitarie e assistenziali". La pandemia, afferma ancora l'Oms, «ha solo aggravato questi problemi, portando a stress, esaurimento e violenza tra i lavoratori, molti dei quali si sono licenziati».

Il Covid ha alimentato la crisi - Durante la prima ondata della pandemia nel marzo 2020, la Regione ha registrato un incredibile aumento del 62% delle assenze degli operatori sanitari. Problemi di salute mentale sono stati segnalati in quasi tutti i paesi della Regione e, in alcuni, oltre l'80% degli infermieri ha riportato una qualche forma di disagio psicologico correlato alla pandemia. Inoltre, l'Oms/Europa ha ricevuto segnalazioni secondo cui 9 infermieri su 10 avevano dichiarato la loro intenzione di lasciare il lavoro. Durante lo scorso anno, l'Europa ha inoltre visto un numero crescente di scioperi tra gli operatori sanitari che denunciano condizioni di lavoro difficili e risorse insufficienti.

In risposta a queste sfide, la Dichiarazione di Bucarest chiede un'azione politica su 5 punti: migliorare il reclutamento e la fidelizzazione degli operatori sanitari e assistenziali; migliorare i meccanismi di offerta del personale sanitario; ottimizzare le prestazioni del personale sanitario e assistenziale; pianificare meglio il personale; aumentare gli investimenti pubblici nella formazione, nello sviluppo e nella protezione della forza lavoro.
 
 

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COMMENTI
 

Bric&Brac 1 anno fa su tio
Notizia di oggi, a Berna chiudono 2 ospedali-cliniche, avanti, trasferire i 1000 licenziati dove servono. Berna non ha frontalieri!!!!!!

Tracy 1 anno fa su tio
Crisi sanitaria generalizzata, tutta colpa della pandemia, una follia annunciata. Ora vengono fuori le bugie. Quello che emerge dall'inchiesta della Procura di Bergamo è che ci hanno raccontato un mucchio di menzogne anche sui vaccini. Vengono alla luce i documenti segreti interni all'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che rivela che all’epoca nessuno conosceva gli effetti del vaccino su anziani e soggetti fragili perché non esiste uno studio sugli effetti del vaccino sulle persone fragili. Hanno vaccinato senza sapere, siamo alla follia. Sicuramente si cercherà di insabbiare tutto. Scandali di questo tipo si sono già visti in due secoli di storia, la vaccinazione ha conosciuto successi e scandali da sempre. Oggi è molto difficile sapere se i dati scientifici sono sufficienti per creare costantemente e senza rischi dei nuovi vaccini che non sempre funzionano come dovrebbero. Esempio, si sa che la popolazione vaccinata contro l'influenza è aumentata negli Stati Uniti dal 15% nel 1980 al 65% di oggi, senza che si sia osservata alcuna diminuzione dei decessi legati a questa malattia. Ci si chiede anche perché il numero di decessi per morbillo non è diminuito dal 1988 nonostante una copertura vaccinale molto maggiore? Comunque se vi interessa vedere il video ‘’ La scandalosa vicenda AIFA richiede un intervento della politica - Francesca Donato’’

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a Tracy
Interessante sarà la prossima Conferenza europea sulla salute pubblica 2023” Il nostro cibo, la nostra salute, la nostra terra: un futuro sostenibile per l'umanità” saranno i temi e si svolgerà presso il Convention Centre Dublino. Questa conferenza spera di aprire discussioni, con particolare attenzione alla salute e all'assistenza sanitaria. Parleranno su l'erogazione dell'assistenza sanitaria in generale, l'uso di strumenti digitali e il personale e le competenze necessarie per fornire una buona assistenza e in linea con il tema generale della conferenza, esaminare in profondità l'emergenza climatica e, in particolare, all'approvvigionamento alimentare umano. Ovviamente nuovi fondi per la ricerca vengono sempre richiesti e non mancano mai. We must go on........

dan007 1 anno fa su tio
Avete aiutato tutti dopo la pandemia si sono detti perché lavorare quando lo stato ci mantiene ora tutti hanno problemi psicologici non vogliono la pénibilité dal lavoro se non aiutate moriranno di fame e con esso il socialismo a oltranza siamo in un mondo capitalista bisogna produrre beni e servizi non esiste che ora tutti cercano la gallina dalla uova d’oro senza rinunciare a niente grazie assistenzialismo

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
dan007 Non è questione di aver voglia di lavorare, l'invecchiamento della popolazione richiede sempre più personale sanitario. In Svizzera si sa da molti anni e non si è fatto niente. Tutti a battere le mani al personale sanitario durante la pandemia, tanti buoni propositi, ma ora che è tutto passato non se ne parla più.

Emib5 1 anno fa su tio
Credevo fossimo oltre alla diffusione delle Verità di Youtube e FB. Ci sono ancora quelli tardi che ritrasmettono schiocchezze senz nemmeni degnarsi di dimostrare ciò che dicono, non sono certo giornalisti!
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