«Per farsi valere l'Europa ha bisogno di quattro o cinque banche davvero grandi»

La ricetta di Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit (ed ex presidente di UBS Investment), per fronteggiare la «schiacciante» concorrenza Usa.
MILANO - «Abbiamo bisogno di quattro o cinque banche veramente grandi in Europa». Secondo l'amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel, il consolidamento del settore bancario europeo è un prerequisito per difendere i valori dell'Europa e la prosperità della sua popolazione.
In un'intervista rilasciata alla Börsen-Zeitung, il banchiere italiano, che dal 2014 al 2018 è stato presidente di UBS Investment Bank, spiega che le maggiori banche nazionali stanno già affrontando la schiacciante concorrenza statunitense in molti settori.
«Stiamo difendendo i nostri mercati bancari all'interno dell'Europa ma gli uni contro gli altri, piuttosto che contro i concorrenti provenienti dall'estero che poi sfruttano i loro vantaggi», rileva Orcel nell'indicare che «è ancora possibile" creare dei campioni europei». Anche perché «se si vuole un'unione bancaria, è necessario promuovere fusioni sia nazionali che transfrontaliere».
Comunque in «Unicredit abbiamo imparato ad aggirare la mancanza di un'Unione bancaria e ora siamo in grado di realizzare la maggior parte delle efficienze e delle sinergie anche in mercati in cui non siamo presenti, come dimostra - ricorda il top manager - il successo della nostra partnership con Alpha».
«Se domani avessimo un'unione bancaria, il gruppo Unicredit farebbe un enorme balzo in avanti in termini di efficienza ancora maggiore, redditività ancora maggiore e creerebbe persino una crescita di qualità. E la porta per tutte le altre banche in Europa per fare operazioni transfrontaliere si aprirebbe, dato che oggi non sono preparate a farlo», sintetizza quindi Orcel.



