Cerca e trova immobili
MUSICA

È morto Maurice Gibb

Il cantante Maurice Gibb, voce di background del famoso complesso austrialiano Bee Gees, è morto a Miami all´età di 53 anni.
None
È morto Maurice Gibb
Il cantante Maurice Gibb, voce di background del famoso complesso austrialiano Bee Gees, è morto a Miami all´età di 53 anni.
MIAMI - Il cantante Maurice Gibb, voce di background del famoso complesso austrialiano Bee Gees, è morto a Miami all´età di 53 anni dopo aver subito un intervento chirurgico di emergenza a causa di un blocco intestinale. Lo ha res...

MIAMI - Il cantante Maurice Gibb, voce di background del famoso complesso austrialiano Bee Gees, è morto a Miami all´età di 53 anni dopo aver subito un intervento chirurgico di emergenza a causa di un blocco intestinale. Lo ha reso noto la famiglia.

"Il suo amore, il suo entusiasmo e la sua energia vitale restano un´ispirazione per tutti noi", si legge in un comunicato della famiglia reso noto al Mount Sinai Medical center dove era stato ricoverato. Gibb era stato trasportato d´urgenza nell´ospedale di Miami, la città dove abitano i membri del gruppo, dopo essere stato colpito all´improvviso pochi giorni fa dal problema mentre si trovava nella sua abitazione.

Maurice Gibb, che era di solito la voce di background del gruppo, aveva fondato i Bee Gees in Australia con il fratello gemello Robin e con un altro dei Gibb, Barry. Il complesso, attivo da oltre 30 anni, era diventato famoso negli anni ´70, quando furoreggiava la disco-music, soprattutto con la colonna sonora del film di John Travolta "La Febbre del Sabato Sera". Il doppio LP di "Saturday night fever" fu venduto in circa 40 milioni di esemplari.



ATS

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE