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E’ morto l’interprete originale del ruolo, l’attore inglese Sir Alec Guinness, all’età di 86 anni e dopo 66 anni di carriera.
Guinness nacque il 2 aprile del 1914 a Londra. Era un figlio illegittimo, e fino ai 14 anni non sapeva che il suo cognome vero era Guinness. Uno padre misterioso che non conosbbe mai gli pagò gran parte della sua educazione. Studiò al Fay Compton Studio of Dramatic Art, mentre lavorava nel campo della pubblicità, e debuttò sul palco nel 1934. Entrò a far parte della marina reale nel 1941. Oltre ad una parte di extra nel 1934, la sua carriera cinematografica iniziò con il film Great Expectations nel 1946. Una lunga serie di film, maggiormente commedie, dimostrarono la sua grande abilità nel cambiare faccia per diversi ruoli, guadagnandosi il soprannome di “attore dai mille volti”. Nel film del ’49 Kind Hearts and Coronets interpretò addirittura 8 ruoli diversi. Oltre alla sua vittoria, ricevette anche 4 nomine agli Oscar. Nel 1959 fu reso ‘sir’ per le sue realizzazioni cinematografiche.
Sir Alec è considerato uno degli ultimi membri sopravvissuti della generazione britannica dei più grandi attori, insieme a Sir Laurence Olivier e Ralph Richardson. Il critico J. C. Trewin disse una volta che Guinness, essendo un uomo alto e largo, con occhi blu ma senza altre qualità notevoli, aveva “la portata di un attore ideale, ideato per qualsiasi ruolo possa dover interpretare”. Lo scrittore Ronald Harwood, invece, dichiarò che ogni volta che lo vide recitare “era come se non lo avessi mai visto prima”. L’attore ha dichiarato il suo ruolo preferito quello dell’alcolico tenente-colonello scozzese Jock Sinclair, nel film Tunes of Glory. “Puoi conoscere solo la tua personalità” disse una volta l’attore, “e io sono felice di essere un attore e basta. Se cercassi di essere una superstar non saprei come comportarmi, farei solo ridere”.
