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CANTONE / SVIZZERA

"Minato il plurilinguismo", lo svizzero tedesco dilaga

Il Consigliere nazionale Marco Romano 'paladino' dell'italiano. Schwitzerdütsch da insegnare nelle scuole?
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"Minato il plurilinguismo", lo svizzero tedesco dilaga
Il Consigliere nazionale Marco Romano 'paladino' dell'italiano. Schwitzerdütsch da insegnare nelle scuole?
MENDRISIO - Qual è la lingua nazionale tra il tedesco e lo schwitzerdütsch? Il Dipartimento dell’educazione di Ginevra ha reso obbligatorio l’insegnamento di ore di schwitzerdütsch nelle scuole cantonali. Ques...

MENDRISIO - Qual è la lingua nazionale tra il tedesco e lo schwitzerdütsch?

Il Dipartimento dell’educazione di Ginevra ha reso obbligatorio l’insegnamento di ore di schwitzerdütsch nelle scuole cantonali. Questo ha fatto storcere un po’ il naso al consigliere nazionale popolare democratico Marco Romano.

 

«Ho interrogato immediatamente il CF e ho chiesto prima di tutto se questa iniziativa non creerà in futuro problemi al plurilinguismo svizzero», afferma Romano. «Sono cosciente che si nasconderanno dietro all’autonomia cantonale, l’insegnamento è infatti materia del Cantone. A me comunque non interessa l’insegnamento ma vorrei porre l’accento su questo dilagare dello svizzero tedesco. Ci stiamo dimenticando che la prima lingua è il tedesco».

 

Anche da noi comunque si parla dialetto. «Sì è vero, ma non è una lingua affermata di comunicazione globale. Un esempio lampante: i programmi alla Drs. Vi sembra normale che nei programmi di un’emittente nazionale si parli il dialetto? A lungo andare faranno la fine degli olandesi: creeranno un nuovo idioma regionale e avranno grossi problemi a comunicare con la Germania. Se un giovane vorrà andare a lavorare a Monaco secondo me incontrerà dei grossissimi problemi linguistici. Noi ticinesi invece, a parte qualche ticinesismo, riusciamo a comunicare al 99.9% con gli italiani».

 

Il pipidino aveva affermato di voler fare i suoi interventi in dialetto, è vero? «(ride, ndr.) No, era solo una provocazione. Non voglio dare il fianco a chi vuole criticare il Ticino. Non devo affermare la mia cultura andando a parlare dialetto a Berna. Evito la sindrome degli svizzero tedeschi che parlano il dialetto per distinguersi dai germanici». Parlando di dialetto, dunque di radici e affetti, un pensiero per i momò? «Per me prima c’è Mendrisio poi il resto del mondo. Se in futuro ci sarà bisogno... sono già pronto a correre».

 

 

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