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PVL, Leandro De Angelis nuovo presidente: «Così non si può andare avanti»

Il partito avvia una nuova fase: chiede un cambio di rotta, rilancia sulla transizione energetica e prende posizione su Servizio Civico ed eredità milionarie.
Leandro De Angelis
PVL, Leandro De Angelis nuovo presidente: «Così non si può andare avanti»
Il partito avvia una nuova fase: chiede un cambio di rotta, rilancia sulla transizione energetica e prende posizione su Servizio Civico ed eredità milionarie.

CADEMPINO - I Verdi Liberali Ticino guardano al futuro e aprono a una nuova fase politica eleggendo Leandro De Angelis come nuovo presidente cantonale durante l’assemblea del 15 novembre a Cadempino.

Ventinove anni, economista ed esperto di politica energetica, De Angelis raccoglie il testimone da Stefano Dias, che lascia la carica dopo aver guidato il partito nel suo ingresso in Gran Consiglio nel 2023. Nel suo saluto, Dias ha spiegato di aver scelto di fare un passo indietro per preservare il proprio equilibrio personale e ha denunciato un clima politico sempre più polarizzato, esprimendo però piena fiducia nel futuro del partito.

Nel suo primo intervento da presidente, De Angelis ha descritto un Ticino confrontato con sfide strutturali: aumento della spesa pubblica, pressioni geopolitiche, transizione energetica e crescente sfiducia verso lo Stato. Un contesto che, secondo lui, alimenta risposte populiste ma impone anche scelte coraggiose. Ha richiamato alla necessità di un cambio di rotta dopo le recenti votazioni cantonali che hanno approvato misure per mezzo miliardo di franchi: «Così non si può andare avanti».

Ampio spazio è stato dedicato anche alla politica energetica, definita un’opportunità più che un costo. De Angelis ha ribadito che la transizione permette di ridurre la dipendenza dalle energie fossili – pari a 8 miliardi l’anno – investendo in fonti rinnovabili locali. Il Ticino, grazie all’irraggiamento solare, potrebbe diventare «il motore solare della Svizzera».

Sul piano federale, l’assemblea ha sostenuto l’Iniziativa sul Servizio Civico, vista come una riforma moderna e inclusiva capace di rafforzare il sistema di milizia. È stata invece respinta l’iniziativa della Gioventù Socialista per una tassa del 50% sulle eredità oltre i 50 milioni, giudicata eccessiva e potenzialmente controproducente.

Infine, il PVL ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro sulle finanze cantonali, con esperti interni ed esterni, per proporre misure pragmatiche e non ideologiche. Con questo passaggio di presidenza e nuove iniziative in cantiere, i Verdi Liberali puntano a consolidare il proprio ruolo come forza riformista e responsabile nel panorama politico ticinese.

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