Tre nuovi movimenti politici scrivono a Cassis sulla neutralità svizzera
Si parla di difendere la neutralità svizzera con una lettera diretta al presidente della Confederazione Ignazio Cassis da parte dagli Amici della Costituzione sez. Ticino, dal nuovo partito HelvEthica Ticino e dall'Alleanza per la Costituzione.
I tre nuovi movimenti si dicono preoccupati per la Svizzera «per aver aderito alle sanzioni Ue contro la Russia che non ha fatto altro che applicare il principio della responsabilità di proteggere (R2P) delle Nazioni Unite, dopo che l'artiglieria russa aveva attaccato il Dunbass dal 2014, oltre alla preoccupazione anche per il popolo ucraino».
E nella lettera continuano scrivendo che: «Sono due anni che sono stati soppressi i diritti fondamentali dal mese di febbraio del 2022, oltre a essere stato calpestato il principio della neutralità svizzera garantita da più di duecento anni dal Trattato di Parigi del 20 novembre del 1815». Inoltre si fa il punto sulle sanzioni della Russia che stanno sacrificando i comuni cittadini a partire dall'aumento del costo della benzina fino a quelli dell'elettricità ai costi della salute e alla minaccia di una guerra nucleare.
Si chiede quindi a voce alta al presidente Cassis di mettere in atto tutto quanto in suo potere per il ripristino delle precedenti relazioni diplomatiche con la Russia distanziandosi dalle politiche dell'Ue sulle sanzioni e all'invio di armi in Ucraina precisando che «Non è mai troppo tardi per ritornare sui propri passi».
Dalla sua il presidente Ignazio Cassis ha sempre dichiarato che «la Svizzera era e sarà un Paese neutrale, la nostra neutralità è armata e permanente, e non è in dubbio ne è stata “affossata” come dicono alcuni».