CANTONE«Cara Camilla, non tutti i giovani sono figli di papà»

LUGANO - Comunisti contro Camilla Neuroni, la 25enne ticinese travolta dalle critiche per aver dichiarato in un reality televisivo italiano che in Svizzera sono tutti ricchi e che i poveri non esistono. Una frase che ha sollevato un’ondata di indignazione a cui si aggiungono le critiche odierne che arrivano da  Luca Frei e Samuel Iembo, esponenti del Coordinamento della Gioventù Comunista.

«Potremmo portarla noi in giro per il Paese reale a conoscere situazioni di disagio, disoccupazione e precariato: lo sa questa signora che in Ticino un terzo della popolazione è al limite della soglia di povertà? Lo sa che i working-poor aumentano? Lo sa che molti cittadini non riescono a pagare i premi di cassa malati?».

L’avevamo intervistata ad ottobre. In quell’occasione Camilla Neuroni aveva dichiarato che non ama lavorare e alzarsi presto la mattina. Questo ad ottobre. I due giovani comunisti rispondono oggi: «Sarebbero questi i modelli a cui dovremmo ispirarci noi giovani? Magari esaltandoli in attività ufficiali presso la Casa dei Mestieri? Persone che si crogiolano nei loro privilegi, che parlano superficialmente di temi che non conoscono e che legittimano pseudo-professioni basate su flessibilità e precariato?».

E aggiungono: «In Svizzera ci sono giovani che non hanno il papà imprenditore, che non lavorano per le multinazionali e che non possono studiare economia (neoliberale) nei migliori atenei di Londra. In Svizzera ci sono poi anche donne lavoratrici che lottano per i propri diritti e che rifiutano quelle logiche di mercato che le trasformano in oggetti da svestire. Di questa Svizzera, molto più umile ma anche più dignitosa e, soprattutto, molto più produttiva noi, come giovani e come comunisti, vogliamo essere i portavoce».