Dopo l'intervento della polizia di marzo, la casa madre dell'azienda malcantonese ha deciso per le carte in regola
BIOGGIO - Da Bioggio a Nogales (Messico), questo il triste destino della Tri-Star di Bioggio che proprio questo marzo era stata oggetto di un'operazione di polizia per fare chiarezza riguardo alla presenza di 18 operai messicani, che si trovavano in loco per imparare a utilizzare i macchinari di produzione.
Come decretato dalle indagini, questi ultimi e il loro datore di lavoro sono stati ritenuti rei di infrazione della Legge federale sugli stranieri.
Stando a quanto riportato in serata dalla Rsi, la casa madre americana Carlisle avrebbe ora deciso di fare le cose con le carte in regola. Da qui la richiesta di una serie di permessi da praticante per la durata di circa tre mesi. Il numero esatto non è chiaro ma la Radiotelevisione parla «di una mezza dozzina di permessi».
Come raggirare le normative CH, a suon di chili con spaghetti.
Rifiutatevi di insegnare ai Messicani! Che lo facciano i dirigenti! 😡
Ma l'altra volta chi ha chiamato la Paritetica? Voci dicono qualche dipendente licenziato che si è visto chiamato a formare i messicani. Isola felice, dove scusa, felice per i frontalieri forse! Felice per chi vuole promuovere la manodopera ucraina, fregandosene di trovare una solzione per i ticinesi disoccupati!
UtenteTio: ma noi qui che viviamo in Ticino non possiamo vivere con la paghetta da argent de poche di queste ditte. Che se ne vadano fuori dai 00 via circolareee
La tipologia di lavoro di questa azienda (connetica) è impossibile da mantenere in un paese come la Svizzera, nemmeno con un salario minimo da frontalieri. Hanno già fatto miracoli in questi ultimi anni mantenendo attiva l'azienda.
Inaudito scandaloso stanno dilaniando la nostra isola felice
Isola felice🤣🤣di quanti anni fa parli🤔🤔
certe cose sono possibili solo in Ticino anche per „merito“ di qualche Harry Potter 😁