Chirurgia della mano, Bellinzona tra i migliori cinque
BELLINZONA - L’Unità di Chirurgia della mano dell’Ente Ospedaliero Cantonale EOC farà parte anche per il prossimo triennio dei migliori centri di cura in Svizzera e in Europa. La Federazione delle Società Europee di Chirurgia della Mano (FESSH) ha nuovamente attribuito all’Unità la qualifica di “European Hand Trauma Center” per il periodo 2014-2017, confermando così il riconoscimento attribuito all’EOC per il triennio precedente. L’importante riconoscimento è stato deciso dal comitato di esperti della FSSH al termine di una procedura di selezione dei cari centri europei candidati. Tra i criteri di selezione figurano, ad esempio, la possibilità e la capacità di presa in carico dei traumatismi maggiori e delle patologie microchirurgiche dell’arto superiore, come pure il numero minimo dei chirurghi attivi e degli esperti in microchirurgia.
Il riaccreditamento da parte della FESSH conferma la qualità della presa in carico negli ospedali dell’EOC delle patologie traumatiche della mano, regione del corpo in cui sono concentrate complesse strutture nervose, tendinee e vascolari che in caso di infortunio vengono ricostruite con interventi chirurgici complessi, spesso di lunga durata. L’EOC ha definito l’Ospedale Regionale di Bellinzona, in cui sono attivi il Dr. Cesare Fusetti e il Dr. Stefano Lucchina, come centro di riferimento per la patologia microchirurgica complessa della mano. Tuttavia, anche nelle altre tre sedi ospedaliere EOC (Locarno, Mendrisio e Lugano) la chirurgia della mano viene regolarmente effettuata in stretta collaborazione con le altre specialità chirurgiche.
In Europa vi sono circa 50 centri di riferimento con analogo riconoscimento, di cui altri cinque si trovano in Svizzera (Inselspital Berna, Ospedale universitario di Zurigo, Ospedali cantonali di San Gallo e Lucerna, Ospedale Regionale di Coira).




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!