Si è spento Fausto Crespi

Fondò Artecasa e diverse altre manifestazioni di rilievo
LUGANO - All’alba di martedî 26 marzo si è spento a Lugano Fausto Crespi, a giugno avrebbe compiuto 88 anni. Titolare da parecchi decenni di una rinomata impresa di costruzioni, Crespi partecipò a pieno titolo al progresso cittadino, con iniziative di largo respiro che hanno contribuito alle fortune economiche e di richiamo di Lugano, sempre localizzate al Centro esposizioni del Campo Marzio.
Fra queste particolarmente, dal 1963, con alcuni amici (Gastone Cambin, Ruffilo Giorzi, Graziano Gemetti e Giampiero Dozio), l’appuntamento autunnale di Artecasa. Da decenni ne aveva assunto da solo le redini, mente e motore di una fortunata esposizione dell’imprenditoria e dell’artigianato, che ha irradiato ovunque il nome di Lugano. Proprio nell’ottobre 2012 si sono potuti festeggiare i 50 anni di questo consolidato evento.
Crespi era pure membro di comitato di un’ altra fortunata iniziativa, legata al mondo della costruzione: l’appuntamento biennale di Edilespo, vero termometro e punto di riferimento di questo importante settore economico ticinese, pure esso sempre ricco di momenti di riflessione e di novità tecnologiche. Accanto alla sua impresa di costruzioni, quasi subito aprì una struttura che chiamò “La solidarietà”.In essa trovarono lavoro, in tempi in cui la legislazione sociale e assistenziale non era ancora molto sviluppata, soprattutto falegnami afflitti da problemi di salute e successivamente chi malauguratamente ad essi vi aveva aggiunto la difficoltà di trovare lavoro.
Membro del Partito socialista ticinese (nella sezione di Lugano per anni membro di comitato) subentrò in Consiglio comunale, nel quadriennio 1952-56, ad Alfredo Delmenico, buralista postale a Molino Nuovo. Da quel momento, per 16 anni, fino al 1972 Fausto Crespi fu ininterrottamente consigliere comunale.
Nel 1988, premuto dalle forze giovanili del partito, mise a disposizione la sua persona quale candidato al Municipio: ma erano tempi ancora non maturi per assicurare una presenza costante nell’esecutivo cittadino di un esponente socialista, seppur molto stimato.




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