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Lo invitano alla RSI ma non va perché c’è Paolo Bernasconi

Lorenzo Quadri spiega i motivi per la sua assenza alla trasmissione di Reto Ceschi, "60 minuti. Il giornalista della RSI: "Mi dispiace per la sua decisione, ma a '60 minuti' non c’è una strategia antileghista ed è garantito il pluralismo"
Foto Ti-Press
Lo invitano alla RSI ma non va perché c’è Paolo Bernasconi
Lorenzo Quadri spiega i motivi per la sua assenza alla trasmissione di Reto Ceschi, "60 minuti. Il giornalista della RSI: "Mi dispiace per la sua decisione, ma a '60 minuti' non c’è una strategia antileghista ed è garantito il pluralismo"
BELLINZONA - Era accaduto già qualche mese fa, quando Manuele Bertoli, in occasione di un dibattito sulla protesta dei docenti, si era irritato con la trasmissione della RSI “60 minuti”, condotta da Reto Ceschi, per non essere...

BELLINZONA - Era accaduto già qualche mese fa, quando Manuele Bertoli, in occasione di un dibattito sulla protesta dei docenti, si era irritato con la trasmissione della RSI “60 minuti”, condotta da Reto Ceschi, per non essere stato invitato. In quell’occasione il giornalista aveva spiegato i motivi per cui aveva scelto di non invitare il Consigliere di Stato.

Questa volta, precisamente ieri, a lamentarsi è stato il Consigliere Nazionale Lorenzo Quadri. Il motivo, tuttavia, non è legato ad un mancato invito, anzi. Quadri seppure invitato ha rifiutato di partecipare al programma di Ceschi dal titolo “La mia Svizzera è meglio della tua!", in quanto al dibattito era stato invitato anche l’avvocato Paolo Bernasconi.

 

Le ragioni di Quadri - Il rappresentante leghista ha espresso il suo disappunto con un post su facebook: “…Questa sera sulla RSI a 60 minuti era in onda un dibattito, che non ho guardato, sul rispetto nei confronti della Svizzera, o qualcosa del genere. Naturalmente tra gli ospiti non poteva mancare l'avv Paolo Bernasconi, che la tv di Stato invita un giorno sì e l'altro pure a parlare di qualsiasi cosa. Questi inviti a raffica non hanno alcuna giustificazione oggettiva… L'avv Bernasconi non ricopre cariche istituzionali e non rappresenta nessuno. E' evidente che le redazioni della RSI lo invitano solo per dare visibilità alla sua persona e, di conseguenza, alle sue iniziative antileghiste. La radiotelevisione di servizio pubblico, dunque, supporta smaccatamente l'antileghismo: questa è politica partitica”.

 

Quadri infine spiega il motivo del suo rifiuto: “Alla trasmissione "60 minuti" in onda oggi, ero stato inizialmente invitato anch'io. Ho rifiutato di partecipare: non legittimo, con la mia presenza, quella dell'avv Bernasconi. Men che meno mi faccio complice di operazioni il cui obiettivo è quello di dare visibilità immotivata …a chi non ha motivo per averne”.

Al dibattito, alla fine, hanno partecipano Fabio Regazzi, consigliere nazionale PPD TI, Nicola Pini, storico, Tiziano Galeazzi, UDC , Paolo Bernasconi, avvocato, Norman Gobbi, Consigliere di Stato, e Ada Marra, consigliera vodese nazionale PS.

 

Le considerazioni di Reto Ceschi - Abbiamo ascoltato Reto Ceschi per raccogliere la sua opinione sul rifiuto di Quadri: “Quadri è ovviamente liberissimo di rifiutare l’invito, come ha fatto, se ritiene di avere delle buone ragioni. A me sarebbe piaciuto che fosse venuto, poiché ritengo che abbia argomenti da far valere in un dibattito, ma se non lo ha fatto, rispetto la sua scelta. Ho parlato con lui prima della trasmissione, gli ho detto che mi dispiaceva e che avrei trovato una soluzione. Alla fine è venuto Norman Gobbi. L’impostazione della trasmissione la decido io, secondo una linea editoriale con garanzia di pluralismo Sia chiaro, nessuno è insostituibile a cominciare dal conduttore”.

 

Ceschi tiene a precisare un punto sul quale Quadri invece polemizza: “Gli ospiti vengono scelti secondo criteri di pluralismo. Non solo fra i partiti, altrimenti sarebbe una tribuna politica permanente, ma tra persone che hanno cose interessanti da dire. Quadri pensa che Bernasconi non rappresenti nessuno, ma è una sua opinione. Sicuramente rappresenta le idee che ha e che esprime con una certa regolarità e questo mi sembra già interessante. Ho invitato Quadri perché ha delle opinioni interessanti, non solo perché è un consigliere nazionale. L’importante è non pensare che ci sia una strategia antileghista. Non c’è nessuno che ci dice cosa fare e chi invitare. Il dibattito è sempre aperto e plurale. Sono convinto che se Quadri avesse partecipato, avrebbe avuto tempo e spazio per dire le sue opinioni e non sarebbe accaduto nulla di clamoroso”.

 

 

 

 

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