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Caso SUVA: fermi e interrogatori, arrestato un immobiliarista ticinese

Foto d'archivio
Caso SUVA: fermi e interrogatori, arrestato un immobiliarista ticinese
LUGANO - Il Ministero pubblico del Canton Ticino hanno confermato la notizia pubblicata da la Regione dei controlli a tappeto in vari uffici e fiduciarie coinvolte con la SUVA, e con le vendite immobiliari che quest'ultima ha eseguito in passato, ven...

LUGANO - Il Ministero pubblico del Canton Ticino hanno confermato la notizia pubblicata da la Regione dei controlli a tappeto in vari uffici e fiduciarie coinvolte con la SUVA, e con le vendite immobiliari che quest'ultima ha eseguito in passato, vendite che hanno portato all'ultimo caso eclatante emerso di recente, ovvero la vendita di Piazzale alla Valle a Mendrisio. Piazzale che - come si ricorderà - stava per essere venduto per 10,5 milioni di franchi alla società luganese Investec Real Estate. Ovvero a un prezzo di molto inferiore alla sua realizzazione.

È stato quindi confermato l'avvenuto fermo di un immobiliarista ticinese, domiciliato a Ronco sopra Ascona, e attivo in Ticino nella compra­ vendita di stabili e terreni. L'uomo svolge l'attività di acquirente degli edifici di proprietà della SUVA, e su di lui stanno indagando la procuratrice pubblica Manuela Minotti Perucchi, la procuratrice generale aggiunta Maria Galliani e il pp Giovanmaria Tattarletti, per verificare l’esistenza di eventuale amministrazione infedele.

Nel comunicato diramato si dice che il Ministero Pubblico e la Polizia cantonale hanno aperto «un procedimento per titolo di correità in truffa, complicità in amministrazione infedele, falsità in documenti, corruzione attiva e istigazione ad infedeltà nella gestione pubblica nei confronti di V.* ed altre persone. Agli accusati è rimproverato di aver ottenuto tramite l'inganno e/o la compiacenza di funzionari della SUVA/INSAI, ai quali sarebbero stati versati illeciti compensi coperti tramite falsi contratti di intermediazione a favore di terzi prestanome, la vendita di immobili dell'istituto a favore di V. e a società a lui riconducibili a prezzi sensibilmente inferiori al valore di mercato».

Stando alla ricostruzione dei fatti, il fermo di V. è avvenuto venerdì pomeriggio quando l'immobiliarista si è presentato a uno sportello dell’Ubs per eseguire delle operazioni bancarie. V. non sapeva però che l’istituto di credito aveva ricevuto l’ordine del Ministero pubblico di bloccare i conti ai fini dell’inchiesta.

I funzionari della banca hanno avvisato gli inquirenti e V. è stato prelevato da una pattuglia della polizia. Immediatamente è scattato l'interrogatorio da parte degli inquirenti. Perquisizioni sono avvenute nei suoi uffici. Le verifiche hanno riguardato anche un architetto di Minusio, di cui non vengono fornite le generalità.

*nome noto alla redazione
 

 

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