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«Usa il cervello prima che lui usi te»

«Ogni singola parola ha un effetto chimico sul cervello»: alla scoperta del potere della parola con il guru delle interazioni umane e del linguaggio, Paolo Borzacchiello.
Valeria Lobbia/HCE International/businessmatching
«Usa il cervello prima che lui usi te»
«Ogni singola parola ha un effetto chimico sul cervello»: alla scoperta del potere della parola con il guru delle interazioni umane e del linguaggio, Paolo Borzacchiello.

LUGANO - Potere della parola. Quello di migliorare o peggiorare il tono delle nostre giornate, dopo aver condizionato il nostro stato d'animo e dunque le nostre relazioni. Una forza - quella del comunicare - che è anche meccanismo di persuasione.

E proprio a quest'ultimo aspetto, Paolo Borzacchiello, tra i massimi esperti di intelligenza linguistica, dedica il suo spettacolo “Abracadabra! La persuasione come non te l’ha mai spiegata nessuno”, in scena al Palazzo dei Congressi di Lugano mercoledì 5 novembre.

Lo scrittore, autore di best seller e podcast di successo, è infatti l'ospite di “Business Matching”*, una due giorni di approfondimenti, esposizioni e tavole rotonde dove il mondo della piccola e media impresa ticinese si ritrova per fare rete e cercare nuove connessioni.

Paolo Borzacchiello, da quindici anni si occupa di interazioni umane e linguaggio, cosa l'ha sorpresa di più?
«In realtà direi da oltre venti, il che mi dice che sono invecchiato parecchio. La cosa che mi ha sorpreso di più? Scoprire che le buone idee e le buone intenzioni non bastano. Credevo che parlando con il cuore tutto potesse risolversi, ma non è così. Il cervello ha regole molto severe».

A Lugano svelerà i meccanismi nascosti delle parole e la loro capacità di trasformarci, ce ne anticipa uno?
«Una regola aurea: ogni parola che pronunciamo o scriviamo produce anche effetti chimici prevedibili».

In concreto?

«La metafora collegata all’altezza: per il cervello umano, senza che possiamo farci nulla, ogni cosa “bella” e “buona” è collegata al concetto di “alto”. Ci sentiamo “su di morale”, “all’altezza”, “al settimo cielo”. E questi concetti sono collegati a determinate sostanze chimiche, piacevoli e benefiche. Il che vuol dire che io, scegliendo determinate parole, posso far stare benissimo o malissimo me o i miei interlocutori».

Chi è bravo a persuaderci, a piegarci al suo punto di vista, che parole usa?
«Non è possibile fare un elenco, perché ogni parola può avere un effetto manipolatorio: dipende dalla persona che lo riceve. Puoi manipolare un essere umano parlando di sogni e scenari rosei o parlando di problemi, distruzione e morte. Non ci sono regole».

Perchè riflettere sulle parole che pronunciamo?
«Ogni singola parola ha un effetto chimico sul cervello e quindi, prima di aprire bocca, dovremmo chiederci come vogliamo far stare chi ci ascolta o come vogliamo stare noi. Se anche per ridere ci diciamo cose come “sono a pezzi, sono distrutto”, devo sapere che il mio sistema nervoso simpatico andrà in allarme e mi farà stare letteralmente peggio». 

Nel suo ultimo libro, “Usa il cervello prima che lui usi te”, esorta il lettore a non pensare che il cervello faccia sempre quello che è meglio per noi, che cosa significa?
«Che il cervello, per esempio, apprezza molto le ricompense a brevissimo termine. Se è stanco, lui vuole quella fetta di torta o quel gin tonic extra, perché sa che in quel modo starà subito bene e non pensa in termini di strategie di lungo periodo».

Mi fa un altro esempio?
«Anche se questa cosa può sembrare assurda, il cervello preferisce provare emozioni che già conosce (anche se spiacevoli) rispetto a emozioni nuove, perché è abituato a stare in un certo modo e cambiare modalità può essere per lui troppo faticoso».

Allora come disattivare il "pilota automatico" del cervello per riprendere il pieno controllo di noi?
«Per prima cosa, studiando le regole del gioco e conoscendo i protagonisti della nostra vita mentale. Se io so come funziona il cervello, che cosa vuole e così via, posso accontentarlo offrendogli soluzioni più sane, che rendano felice lui e che facciano star bene noi».

*Il programma al Palazzo dei Congressi di Lugano
“Business Matching 2025” aprirà a espositori e sponsor alle 15 di mercoledì 5 novembre con la cerimonia di apertura. Dopo il primo incontro con Paolo Borzacchiello, spazio a tavole rotonde tra imprenditori. Alle 18 lo spazio espositivo sarà aperto al pubblico (l’ingresso è gratuito). Alle 20:30 lo spettacolo “Abracadabra! La persuasione come non te l’ha mai spiegata nessuno”, info e biglietti cliccando qui.
Giovedì 6 novembre, alle 15 Edimen presenterà il libro “Imprese Storiche del Canton Ticino” con un ospite speciale. Dalle 16:30 in poi un momento di confronto durante il quale alcuni imprenditori condivideranno le proprie esperienze. Alle 18 nuova apertura al pubblico e alle 20.30 gran finale con la cena di gala riservata a espositori, sponsor e ospiti.

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