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MENDRISIOMangialonga: 2’000 biglietti finiti in un attimo

24.03.22 - 06:00
La richiesta di biglietti per la passeggiata enogastronomica momò è stata enorme. E non sono mancate le polemiche.
Ti Press (archivio)
Una foto scattata durante l'edizione del 2018.
Una foto scattata durante l'edizione del 2018.
Mangialonga: 2’000 biglietti finiti in un attimo
La richiesta di biglietti per la passeggiata enogastronomica momò è stata enorme. E non sono mancate le polemiche.
«I biglietti a disposizione erano molti meno di quanti annunciati», lamenta un potenziale partecipante. «È così ogni anno, diamo la precedenza a sponsor e amici», spiegano gli organizzatori. E aumentare il numero dei pass non è possibile.

MENDRISIO - È una manifestazione in cui cibo e vino nostrani la fanno da padrone, ma centinaia di persone sono rimaste… a bocca asciutta. Come da oltre 10 anni a questa parte (eccetto gli ultimi due contraddistinti dalla pandemia), anche questa primavera il territorio del Mendrisiotto ospiterà la Mangialonga, una passeggiata enogastronomica di 13 chilometri. 

Sold out quasi immediato - E come per le passate edizioni, anche per questa (in programma il 1° maggio) parecchie persone hanno voluto accaparrarsi uno dei 2’000 biglietti disponibili. Ma al momento dell’apertura delle prevendite (avvenuta lunedì mattina), in molti sono rimasti delusi. In un attimo tutti i biglietti (venduti a 60.- per gli adulti, a 40.- per i giovani dai 10 ai 17 anni) erano infatti esauriti. «Quando sono andato sul sito per acquistarne alcuni, pochi minuti dopo l’apertura, ce n’era solo una decina disponibile. Gli altri erano sicuramente già stati assegnati a parenti e conoscenti degli organizzatori. E ad amici degli amici...», lamenta una persona intenzionata a partecipare alla camminata.

Ogni anno la stessa storia - "Accuse" che gli organizzatori rispediscono (in parte) al mittente. «Effettivamente sono finiti dopo poche ore, ma non minuti - argomenta Massimo Tettamanti -. Naturalmente le fasce d’orario più ambite, tra le 9.30 e le 11.30 sono state le prime a essere esaurite». Eventuali problemi riscontrati dagli utenti sono semmai da ricondurre al loro scarso tempismo e «a un ingolfamento del sito, che però capita ogni anno» giustifica.

Il 40% dei biglietti va a sponsor e amici - In parte, dicevamo. Perché effettivamente una buona fetta di biglietti è destinata agli sponsor e alle persone che lavorano a stretto contatto con gli organizzatori, che hanno la possibilità di fare una pre-riservazione. Circa il 40% del totale. «Diamo loro la precedenza, ma ci mancherebbe altro. Chi lavora per noi a costo zero - i guadagni vengono interamente devoluti in beneficenza - è giusto che venga almeno minimamente ricompensato», spiega il responsabile dell'evento.

Meglio la qualità della quantità - Di conseguenza, «500-600 persone che avrebbero voluto partecipare sono effettivamente rimaste fuori», ammette Tettamanti. Ma fare altrimenti e accettare tutte le richieste non sarebbe possibile: «Oltre ai limiti logistici legati a un’affluenza massiccia, il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire una manifestazione di qualità. In questo senso 2’000 persone è il numero massimo. Con più gente le soste sarebbero intasate, la camminata non fluida e la gente stressata».

Voglia di vita sociale - Sia quel che sia, la grande richiesta è l’ennesima conferma della grande voglia di tornare a quella vita sociale che negli ultimi due anni si è parecchio smarrita. Non a caso anche per l’ultimo evento di un certo richiamo tenutosi in Ticino - Gara 2 dei pre-playoff di hockey fra Ambrì e Losanna - i biglietti disponibili erano andati esauriti nel giro di un paio di minuti. Soffocando le urla in gola a centinaia di tifosi.

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