L'Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana è «costernata e arrabbiata» con la compagnia aerea che a seguito del fallimento di Adria Airways ha deciso di abbandonare lo scalo
LUGANO - «È una mancanza di rispetto». Non usa giri di parole l'Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (ASPASI) per commentare l'addio di Swiss a Lugano Airport, avvenuto a seguito del fallimento di Adria Airways. «Siamo costernati e arrabbiati. Sono 30 anni che difendiamo gli interessi dei passeggeri dello scalo luganese e quindi lo scalo medesimo e non ci capacitiamo della decisione annunciata ieri dai vertici di Swiss di cancellare la tratta aerea Lugano-Zurigo».
Una mossa, quella della compagnia aerea rossocrociata, che secondo l'ASPASI mostra «una chiara disattenzione verso le regioni periferiche» e che pesa anche sul traffico passeggeri, che così facendo si sposta dalla Svizzera all’Italia. «Deploriamo tale decisione e la riteniamo un’inaccettabile mancanza di rispetto verso lo scalo di Lugano e del Ticino».
L'Associazione, infine, lancia un appello rivolto alla direzione di Lugano Airport: «Li invitiamo a trovare soluzioni concrete che costituiscano un’alternativa valida ad una situazione ormai vergognosa».