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CAMPIONE D'ITALIA«Il paese è morto a causa di una decisione sbagliata»

12.03.19 - 13:48
La delusione a Campione d'Italia è palpabile. Con la sentenza di ieri «il casinò ha vinto, ma le persone hanno perso». E il futuro rimane incerto
Ti Press (archivio)
«Il paese è morto a causa di una decisione sbagliata»
La delusione a Campione d'Italia è palpabile. Con la sentenza di ieri «il casinò ha vinto, ma le persone hanno perso». E il futuro rimane incerto

CAMPIONE D'ITALIA - Il giorno dopo la sentenza della Corte d'Appello di Milano, che ha accolto i reclami contro il fallimento del Casinò di Campione d'Italia deciso del Tribunale di Como, c'è amarezza nell'enclave. Una delusione dovuta al fatto che «il Casinò ha sì vinto, ma noi abbiamo perso perché a gennaio siamo stati tutti licenziati, ingiustamente». Le testimonianze degli ex dipendenti della casa da gioco, raccolte dal portale il Giorno, riassumono la frustrazione di un'intera comunità, «di un paese morto a causa di una decisione sbagliata».

Perdite milionarie - Dopo 226 giorni di chiusura, le perdite ammontano a 46 milioni di franchi. Ai quali dovranno essere aggiunti, in caso di riapertura, altri 15-20 milioni di investimenti con l'incognita della clientela: torneranno a sedersi ai tavoli dell'enclave o continueranno a recarsi a Mendrisio o Lugano, come fatto in questi mesi, a giocare a black jack, roulette e slot machines? I mancati introiti, inoltre, non riguardano solo il casinò e Campione: «Anche lo Stato ha perso 500mila euro per la concessione della licenza al gioco e altri 10 milioni di proventi più le tasse di lavoratori e residenti che sono senza più un lavoro e quindi un reddito», sottolinea il vicesindaco Alfio Balsamo.

Futuro ancora incerto - Nonostante il verdetto di ieri, che ha riconosciuto ai ricorrenti la mancata concessione del diritto di difesa, il futuro al momento è dunque incerto. Anche perché la decisione della Corte annulla il fallimento ma, almeno per ora, non i licenziamenti. Ora si tratta di capire quali saranno i prossimi passi. Innanzitutto se e quando il Casinò potrà riaprire, aspetto questo che dipenderà anche da un eventuale ricorso dei curatori fallimentari contro la sentenza: «Se non venisse presentato il ricorso, a metà aprile il Casinò potrebbe teoricamente riaprire», ha spiegato l'avvocato Massimo Fabiani al sito specializzato gioconews.it.

«Ridare lavoro e dignità» - Inoltre potrebbe configurarsi un danno erariale, ovvero il danno sofferto da un ente pubblico (il Comune di Campione) a causa dell'azione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione (il Tribunale di Como). Il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti, facendosi portavoce del malcontento popolare che si respira a Campione, auspica ora «che il Governo si assuma responsabilità chiare e precise per restituire ai lavoratori non solo la loro legittima occupazione, ma anche la loro dignità professionale». 

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