Maxi camion nel San Gottardo? «È assolutamente falso»
Michele Rossi del comitato a favore del secondo tunnel parla di «gioco della disinformazione»
LUGANO - Con il raddoppio del San Gottardo anche in Svizzera arriveranno i maxi camion da sessanta tonnellate? «È assolutamente falso!» Così Michele Rossi del comitato “Tunnel San Gottardo Sicuramente Sì” ribatte alle affermazioni, pubblicate da 20 minuti/tio.ch, della copresidente dei Verdi Regula Rytz. Nella sua presa di posizione, Rossi sottolinea infatti che «il limite di peso dei mezzi pesanti è fissato nella legge sulla circolazione stradale. Questo limite, di quaranta tonnellate, non viene modificato. Per modificarlo sarebbe necessaria una decisione del Parlamento che dovrebbe infine essere sottoposta a eventuale voto popolare, come per ogni revisione legislativa (referendum)».
«I portali non saranno rialzati» - Non si tratta comunque soltanto di una questione legislativa. Sempre secondo Rossi, i cosiddetti gigaliner non passeranno dal tunnel del San Gottardo nemmeno dal punto di vista tecnico. «Nonostante la sostituzione della soletta interna, gli accessi alla galleria non saranno modificati e per di più il portale sud è un bene protetto dai diritti immateriali del proprio autore e quindi intoccabile. In altre parole, le entrate non saranno rialzate, e non sarà pertanto possibile il transito di veicoli più grandi».
«La disinformazione è pericolosa» - Rossi ritiene infine che gli oppositori al progetto stiano giocando con la disinformazione. Un gioco che definisce come «pericoloso»: «Un no al risanamento significherebbe l’isolamento del Ticino per tre anni dal resto della Svizzera. A livello economico una catastrofe». Per il nostro cantone, si legge ancora nella presa di posizione, il mercato a Nord delle Alpi è «di vitale importanza». Quindi: «Non vogliamo un muro tra noi e il resto della Svizzera» conclude Rossi.



