Cerca e trova immobili
CHIASSO

Rapina in gioielleria, il rapinatore con un passato da malvivente

None
Rapina in gioielleria, il rapinatore con un passato da malvivente
CHIASSO - Verrà dimessa oggi in giornata  dall'Ospedale di Mendrisio, Rita Maiocchi, la titolare dell'orologeria e gioielleria Maiocchi di Corso San Gottardo. La donna era stata colpita venerdì alla testa da due colpi di pisto...

CHIASSO - Verrà dimessa oggi in giornata  dall'Ospedale di Mendrisio, Rita Maiocchi, la titolare dell'orologeria e gioielleria Maiocchi di Corso San Gottardo. La donna era stata colpita venerdì alla testa da due colpi di pistola sparati durante una rapina all'interno del suo negozio da Giampiero Innocenti.

L'uomo, che è stato arrestato già nella serata di venerdì a due passi della sua abitazione a Piancogno di Brescia, risulta essere una vecchia conoscenza di magistrati e poliziotti sia italiani che svizzeri. 52 anni, bresciano, Innocenti è stato negli anni ottanta membro della banda criminale della Valcavallina.  Una banda di bresciani e bergamaschi, particolarmente feroce, che in quegli anni si era resa autrice di diverse rapine in banche  e gioiellerie. Innocenti era pure finito in carcere nel 1984 per rapina. Dopo aver scontato diversi anni di galera, Innocenti è tornato in libertà. In questi anni ha commesso ancora alcuni piccoli furti, ma non era mai arrivato a sparare.

Gli inquirenti lo hanno potuto arrestare grazie anche alla segnalazione di un cittadino che era riuscito a segnare il numero di targa dell'auto, che Innocenti aveva posteggiato nelle vicinanze della stazione ferroviaria, a due passi dalla dogana e a pochi metri dal suo obiettivo. Sull'auto è stata pure trovata la pistola che l'uomo aveva usato durante la tentata rapina. Di fronte ai poliziotti, Innocenti in un primo momento ha negato tutto, sostenendo di non essere andato a Chiasso, bensì a Brescia a trovare alcuni conoscenti. Solo messo di fronte alle prove evidenti, ha ammesso di aver commesso la rapina e di averlo fatto perchè gli servivano soldi.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE