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Uomini spariti nel nulla e cadaveri senza nome

Alcuni tra i casi ticinesi più misteriosi sono ancora aperti. Ecco la "top 5". Intanto il primo bilancio di Swissmissing.ch., sito dedicato alle persone scomparse in Svizzera, è positivo. Anche se...
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Uomini spariti nel nulla e cadaveri senza nome
Alcuni tra i casi ticinesi più misteriosi sono ancora aperti. Ecco la "top 5". Intanto il primo bilancio di Swissmissing.ch., sito dedicato alle persone scomparse in Svizzera, è positivo. Anche se...
BELLINZONA – Uomini e donne spariti nel nulla. Di alcuni si sono perse completamente le tracce. Su altri si indaga ancora. A tenere viva la speranza contribuisce www.swissmissing.ch , un sito dedicato alle persone scomparse in Svizzer...

BELLINZONA – Uomini e donne spariti nel nulla. Di alcuni si sono perse completamente le tracce. Su altri si indaga ancora. A tenere viva la speranza contribuisce www.swissmissing.ch , un sito dedicato alle persone scomparse in Svizzera, creato nell’agosto 2009 sulle ceneri del precedente Vermisste Personen. Alcuni tra i casi ticinesi più misteriosi sono ancora aperti. Ma il bilancio di Ivan Schmidt, a poco più di mezzo anno dalla nascita del portale è, comunque, positivo. “Il numero di visite sul sito – è in crescita costante. Ne abbiamo totalizzate oltre 40mila finora. Molta gente, purtroppo, non ha ancora capito che in questi casi l’unione fa la forza. Ma il messaggio, prima o poi, passerà”.

E il rapporto con la polizia come va?
"Bene. Anche se con alcuni cantoni abbiamo problemi. Con la polizia bernese soprattutto. Sono un po’ deluso, inoltre, a causa dello scarso numero di iscritti alla nostra newsletter. È una cosa triste, se si pensa che, comunque, stiamo parlando di problemi che potrebbero riguardare, in un modo o nell’altro, ognuno di noi".

Avete risolto parecchi casi finora?
"Non possiamo avere le prove certe che un caso sia stato risolto grazie a noi. Così come non si può dire se sia stato risolto grazie al altri fattori. Quello che sappiamo è che diamo un contributo importante alle indagini. E che stiamo sempre più diventando un punto di riferimento per i cittadini e per la polizia".

Da gennaio 2010 emanate anche delle statistiche…
"Sì. Possiamo dire che la maggior parte delle persone scomparse in Svizzera sono donne e hanno malattie di natura mentale. Sono dati che non vanno generalizzati comunque. Una buona percentuale di scomparsi viene ritrovata viva. In Svizzera spariscono mediamente dalle due alle tre persone a settimana".

Perché ha deciso di lanciare Swissmissing?
"Ho un amico a cui in passato è sparito il figlio. La sua storia mi ha toccato molto. E quindi ho deciso di fare qualcosa per le persone scomparse in Svizzera. Tra l’altro, esiste il sito Swisspolice.ch. Ma l’ho sempre criticato. Non è aggiornato e non contiene tutti i profili delle persone scomparse".

Swissmissing, invece, è completo in tal senso?
"Va precisata una cosa: spesso capita che le famiglie delle persone scomparse non vogliano rendere pubblica la vicenda e quindi non ci mandino le coordinate. È una questione di vergogna, credo. A volte ci capita di pubblicare anche le foto di cadaveri senza nome. Non è una nostra priorità, ma lo facciamo. Anche perché spesso il cadavere appartiene a una persona che è scomparsa tempo prima. Il caso della ragazza di Castel San Pietro ritrovata di recente del lago di Como lo dimostra"

Patrick Mancini

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