Caso Fera, l'accusa è di omicidio colposo

Il Procuratore pubblico Pagani ha rivisto il capo di accusa dopo il parere del medico legale
LUGANO - E' stato rinviato a giudizio, ma con un capo di accusa ridimensionata, Fabio Lai, il 28enne italiano che lo scorso 28 agosto rimase coinvolto nella rissa in cui perse la vita Giuseppe Fera.
Lai non sarà giudicato presso le Assise criminali, ma presso le Correzionali. Il giovane è stato infatti accusato di omicidio colposo, lesioni semplici e contravvenzione alla Legge Federale sugli stupefacenti. Il rinvio a giudizio è stato richiesto dal Procuratore pubblico Andrea Pagani, sulla base principalmente del rapporto redatto dal medico legale.
Secondo questo rapporto, Fera è morto dopo aver ricevuto un violento schiaffo sul volto, essere caduto ed aver battuto il capo a terra. E' stata la caduta al suolo e non il colpo inferto, secondo il medico legale, la causa della morte, e cio' ha indotto Pagani a rivedere i capi d'accusa.
Foto (archivio): Ti-Press Carlo Reguzzi




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!