Cerca e trova immobili

LUGANO"Informatica è arte", e gli artisti sono i programmatori. Una mostra vi spiega come e perchè

08.09.08 - 11:09
Installazioni interattive. Giochi di arte generativa. Creazioni artistiche realizzate senza mouse o tastiere, con il solo utilizzo della voce. Queste è altre particolarità nella mostra "Informatica è arte" dal 15 al 20 settembre all'USI. A colloquio con il curatore della mostra Mauro Prevostini, Program Manager all'Università della Svizzera italiana.
None
"Informatica è arte", e gli artisti sono i programmatori. Una mostra vi spiega come e perchè
Installazioni interattive. Giochi di arte generativa. Creazioni artistiche realizzate senza mouse o tastiere, con il solo utilizzo della voce. Queste è altre particolarità nella mostra "Informatica è arte" dal 15 al 20 settembre all'USI. A colloquio con il curatore della mostra Mauro Prevostini, Program Manager all'Università della Svizzera italiana.

LUGANO - Sarà difficile riuscire a trovare su qualunque manuale di storia dell'arte l'assioma che "l'informatica è arte". Ma proprio su questo assioma si basa la mostra in programma da lunedì 15 a sabato 20 settembre, nell'Aula Magna dell'Università della Svizzera Italiana di Lugano. 
 
"Informatica è arte"  proporrà un percorso didattico che permetterà ai visitatori di avvicinarsi al mondo delle installazioni interattive, dai giochi alle installazioni di arte generativa.  Ma soprattutto è una mostra che racchiude in se una sfida: quella di dimostrare che con l'informatica si possono realizzare anche opere d'arte. Ne è convinto Mauro Prevostini, curatore della mostra e Program Manager all'Università della Svizzera italiana.
 
"La nostra intenzione non era quella di proporre la classica iniziativa legata all'informatica tradizionale, bensì toccare altri territori dell'informatica come quelli artistici ad esempio. Volevamo mettere in contatto due mondi apparentemente contrapposti e dimostrare che con l'informatica si possono realizzare anche forme artistiche".
 
Quali forme artistiche intende?
"Innanizitto bisogna fare una premessa: per costruire soluzioni informatiche o dispositivi informatici bisogna avere una certa creatività. Esattamente come accade nell'arte. È dimostrato che l'informatica può rivelarsi un ottimo strumento per realizzare forme artistiche, quasi delle opere d'arte, che i visitatori potranno vedere personalmente durante l'esposizione".
 
Se l'informatica è arte chi sarebbero gli artisti?
"Sono quelle persone dotate di creatività, e che sanno metterla a disposizione ad esempio in questo caso nell'ambito della comunicazione digitale, o nel settore dell'interaction design, oppure nella  programmazione in tempo reale".
 
Chi verrà all'esposizione cosa avrà modo di vedere?
"I visitatori avranno la possibilità di esplorare nuove forme di comunicazione tra l'uomo e la macchina, dove il mondo fisico si incontra con quello digitale. L'esposizione  è divisa in due parti. La prima si tratta di espressioni artistiche che verranno proiettate su un muro e che sono state realizzate con un software libero. Un software che chiunque può scaricare e divertirsi ad usarlo. La seconda sezione riguarda invece espressioni artistiche  legate in qualche modo all'interazione ludica. In altre parole, qualcosa di molto simile ai videogiochi. Inoltre gli studenti potranno usufruire di atelier per imparare ad utilizzare determinati strumenti informatici".
 
Tra le curiosità c'è la possibilità di usare computer senza tastiere e senza mouse, usando solo la voce e plasmando in questo modo  creazioni digitali.
"È una novità molto interessante. Si tratta di software che captano i rumori  e trasformano gli impulsi ricevuti in proiezioni di luci e colori, o movimenti.  Le curiosità sono tante. Il bello è che non si tratta di una mostra che si esaurisce con l'esposizione. Lo spettatore infatti può fare tesoro di quello che vede, e una volta a casa può mettersi davanti al pc e provare a realizzare ciò che ha visto.  Inoltre gli studenti che parteciperanno a questo atelier avranno la possibilità di vedere proiettate le loro  soluzioni artistiche sul muro, le quali andranno a rimpiazzare le creazioni che hanno realizzato gli artisti professionisti".
 
Non è un segreto che l'informatica stia avendo scarso interesse da parte dei giovani. Le facoltà di informatica devono fare i conti con la penuria di studenti. Come mai?
"Le cause sono molteplici. Il problema principale è che l'informatica viene presentata in modo poco attrattivo. Inoltre nei licei svizzeri non c'è un vero e proprio insegnamento dell'informatica: ci si limita a insegnare l'utilizzo di Word, Excell, Power Point, che in realtà hanno poco a che fare con l'informatica. A livello federale c'è attualmente un progetto che intende offrire percorsi formativi ai docenti di liceo interessati a insegnare nel campo dell'informatica
 
Dunque la ricetta qual è?
"Cercare di migliorare la comunicazione spiegando che quella dell'informatico è una professione attrattiva, multidisciplinare. Quando si parla di informatica vuol dire allargare gli orizzonti e prendere in considerazione tanti altri aspetti che esulano dal mondo dell'informatica, e finire su altri campi. Dovremmo smettere di pensare che l'informatico è colui che sa installare windows sul proprio pc. L'informatico è molto di più".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE