CAMPIONE D'ITALIA
Chiesta l'archiviazione delle inchieste su Vittorio Emanuele di Savoia e Roberto Salmoiraghi
La Procura della Repubblica di Como ha chiesto l’archiviazione delle due inchieste aperte nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia, dell'ex sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi e di altre 4 persone

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Chiesta l'archiviazione delle inchieste su Vittorio Emanuele di Savoia e Roberto Salmoiraghi
La Procura della Repubblica di Como ha chiesto l’archiviazione delle due inchieste aperte nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia, dell'ex sindaco di Campione d'Italia Roberto Salmoiraghi e di altre 4 persone
CAMPIONE d'ITALIA - La Procura della Repubblica di Como ha chiesto l’archiviazione delle due inchieste aperte nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia, dell’ex sindaco di Campione d’Italia Roberto Salmoiraghi e di altre quattro pe...
CAMPIONE d'ITALIA - La Procura della Repubblica di Como ha chiesto l’archiviazione delle due inchieste aperte nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia, dell’ex sindaco di Campione d’Italia Roberto Salmoiraghi e di altre quattro persone. Fascicoli aperti dalla Procura di Potenza nel giugno scorso, e poi trasferiti per competenza territoriale a Como perchè riguardanti episodi avvenuti a Campione d’Italia.
Le indagini preliminari erano due: una ipotizzava il reato di corruzione in capo a Vittorio Emanuele, a Salmoiraghi, all’ex amministratore delegato del Casinò di Campione Domenico Tuosto e all’imprenditore veneto Ugo Bonazza. L’accusa si fondava su un presunto accordo secondo il quale Bonazza e Vittorio Emanuele si impegnavano a versare somme di denaro sottobanco a Tuosto e Salmoiraghi in cambio dell’affidamento a Bonazza di un contratto con la casa da gioco quale procacciatore di clienti.
La seconda indagine, con l’ipotesi di reato di sfruttamento della prostituzione, riguardava invece il presunto reclutamento di ragazze da offrire ai giocatori del casinò di Campione. Indagati erano Vittorio Emanuele, Salmoiraghi, Bonazza, il conte comasco Giuseppe Rizzani e un’amica di Bonazza, la serba Vesna Tosic. Per entrambi i fascicoli, la procura di Como, su richiesta dei legali degli indagati, nel gennaio scorso aveva disposto la trascrizione completa delle intercettazioni telefoniche, compresi gli "omissis" contenuti negli atti della procura di Potenza.
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