I due morti nell'incidente hanno ora un nome

A bordo dell'aereo c'erano due italiani: Nicolò Rapisardi di 64 anni ed Antonio Ferrari di 68 anni, tutt'e due di Firenze.
A bordo dell'aereo c'erano due italiani: Nicolò Rapisardi di 64 anni ed Antonio Ferrari di 68 anni, tutt'e due di Firenze.
Ricordiamo che ieri verso le 12.00, un velivolo monomotore immatricolato in Germania con sigla D-EBYA, marca Mooney di fabbricazione americana é partito dall' aeroporto di Locarno-Magadino con meta finale Landshut - Germania. A bordo due fiorentini: Nicolò Rapisardi di 64 anni ed Antonio Ferrari di 68 anni. Per cause da stabilire, ad un dato momento, si sono perse le tracce radar. L'ultimo contatto è stato nella zona di Biasca-Malvaglia. Grazie alla precisione dei tracciati radar forniti dalla centrale di controllo di Zurigo con la quale il velivolo era in contatto ed all'attivazione del trasmettitore di emergenza (ELT) presente sul velivolo le squadre di soccorso hanno potuto identificare la zona dell'impatto ancora nella sera di ieri. Nell'impervia zona del Pizzo Fracion-Hinterrhein non si sono però notate tracce di vita fra i rottami parzialmente carbonizzati dell'aereo.
Il velivolo ha urtato frontalmente una parete rocciosa a circa 3000 m di altezza. Tale situazione ha reso difficoltoso l'intervento per il recupero delle salme e dei rottami che é avvenuto stamane da parte del CAS, della REGA, di un altro elicottero, degli addetti dell'UFAC e della polizia cantonale.
Le salme sono state trasportate a Coira per gli accertamenti autoptici. I rottami dell'aereo sono invece a dispozione dell'UFAC per le perizie tecniche.





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