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BERNABurkhalter chiede a Napolitano la fine delle "liste nere"

20.05.14 - 15:34
Il Presidente della Repubblica italiana: "Siamo troppo amici per nascondervi lo sconcerto del voto sul 9 febbraio"
Foto Keystone
Burkhalter chiede a Napolitano la fine delle "liste nere"
Il Presidente della Repubblica italiana: "Siamo troppo amici per nascondervi lo sconcerto del voto sul 9 febbraio"

BERNA - "Il percorso europeo della Svizzera ha subito una battuta di arresto" con l'accettazione dell'iniziativa del 9 febbraio scorso contro l'immigrazione di massa. Lo ha detto a Berna il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, da oggi in Svizzera per una visita di Stato di due giorni. Dal canto suo, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha chiesto all'Italia la fine delle "liste nere" fiscali contro imprese e persone svizzere.

Nel suo discorso al Bernerhof Napolitano si è espresso in questi termini: "siamo troppo amici per nascondervi lo sconcerto provato nell'apprendere un risultato che si pone in controtendenza rispetto alla consolidata politica europea della Confederazione". Il presidente italiano ha preso atto della decisione sovrana dell'elettorato svizzero, ma auspica che "il modesto margine di vantaggio dei 'sì' lasci ampio spazio al confronto sui possibili scenari di collaborazione su questo spinoso terreno tra Svizzera e Unione Europea".

 

Il capo dello Stato italiano si è detto peraltro soddisfatto della recente adozione del mandato di negoziazione in vista di un accordo istituzionale tra Svizzera ed UE. A suo avviso, la presidenza italiana dell'UE nel secondo semestre del 2014 potrebbe contribuire a "facilitare la comprensione" tra i due attori.

 

Napolitano si è inoltre detto convinto che il voto del 9 febbraio non rimetterà in discussione "le caratteristiche fortemente ancorate nella storia della Svizzera" di accoglienza degli immigrati. Napolitano ha menzionato in particolare l'ospitalità ai padri dell'Unità italiana nel XIX secolo e in seguito ad antifascisti ed ebrei italiani durante la Seconda Guerra mondiale.

 

Contenzioso fiscaleDa parte sua, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha evocato il contenzioso fiscale, al centro delle discussioni tra Roma e Berna "da troppo tempo". Le relazioni tra due Paesi amici "non meritano di essere frenate dalle liste nere", ha insistito il consigliere federale. "Dobbiamo pertanto trovare rapidamente soluzioni costruttive e soddisfacenti per ambo le parti", ha aggiunto Burkhalter.

 

A fine gennaio, il precedente governo italiano aveva escluso dalla futura intesa tra Italia e Svizzera forme di anonimato per chiunque abbia illegalmente esportato capitali all'estero: un accordo sul modello "Rubik", come quelli che Berna ha concluso con Gran Bretagna e Austria, non entrava assolutamente in discussione.

 

Oggi Eveline Widmer-Schlumpf - che ha partecipato ai colloqui ufficiali - si è detta soddisfatta dei progressi realizzati in ambito fiscale, che lasciano intravedere una prossima soluzione. La ministra delle finanze ha sottolineato come siano in corso discussioni intense anche sulla cooperazione nel quadro dell'assistenza amministrativa e sulla regolarizzazione del passato per gli averi detenuti in banche svizzere da residenti italiani.

 

Nel suo intervento, Napolitano ha accolto positivamente gli sforzi della consigliera federale in materia di denaro pulito e l'impegno preso di recente dalla Svizzera in vista dell'applicazione dello scambio automatico delle informazioni in base alle norme dell'OCSE. Il capo dello Stato italiano ha anche dichiarato di seguire con "attenzione e fiducia" gli sforzi profusi in Ucraina dalla presidenza svizzera dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione (OSCE).

 

Frontalieri e Expo 2015Oltre alle "black list" italiane, anche le questioni legate ai circa 66'000 lavoratori frontalieri italiani in Svizzera sono state al centro dei colloqui odierni. Secondo Burkhalter, soluzioni "sono sul tavolo" delle trattative. Ad inizio maggio, Widmer-Schlumpf aveva dichiarato di volersi impegnare per modificare l'attuale intesa con Roma sui frontalieri. Questi ultimi, secondo il Ticino, godono di un'imposizione fiscale troppo benevola.

 

Didier Burkhalter ha pure evocato l'Esposizione universale di Milano del 2015 che - a suo avviso - offrirà l'occasione per rafforzare la cooperazione in tutta la regione di frontiera italo-svizzera.

 

A diverse riprese, i due presidenti hanno quindi sottolineato i legami culturali profondi tra i due Paesi. L'Italia è il terzo partner commerciale della Svizzera, dopo Germania e Stati Uniti, ha sottolineato Burkhalter. Dal canto suo, Napolitano ha risposto che i circa 500'000 cittadini italiani residenti nella Confederazione si sentono come a casa loro.

 

Domani in TicinoGiunti all'aeroporto di Berna-Belp a metà mattinata, il presidente italiano e la moglie Clio sono stati ricevuti con gli onori militari dal Consiglio federale in corpore sulla piazza della Cattedrale di Berna. Al Bernerhof si sono quindi svolti i colloqui ufficiali, ai quali erano presenti anche i consiglieri federali Doris Leuthard e Johann Schneider-Ammann, nonché la ministra degli esteri italiana Federica Mogherini.

 

La prima giornata della visita di Stato si concluderà stasera con una cena di gala. Domani il presidente della Repubblica italiana si recherà invece in Ticino, accompagnato da Didier Burkhalter. Saranno accolti a Lugano dal Consiglio di Stato ticinese. Il rientro in Italia di Napolitano è previsto in serata.

 

Ats

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