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Gaza: la Svizzera accoglie 62 minorenni

Nessun rimpatrio previsto per ora, conferma il Consiglio federale.
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Fonte Sda
Gaza: la Svizzera accoglie 62 minorenni
Nessun rimpatrio previsto per ora, conferma il Consiglio federale.

BERNA - I venti bambini feriti provenienti dalla Striscia di Gaza accolti dalla Svizzera, insieme ai loro 78 accompagnatori, potranno restare nel Paese fino a nuovo avviso. Tutti hanno presentato domanda di asilo e, allo stato attuale, un rimpatrio a Gaza non è preso in considerazione.

Lo ha chiarito il consigliere federale Beat Jans durante l’ora delle domande di lunedì al Consiglio nazionale, rispondendo a un’interpellanza di David Zuberbühler (UDC/AR). Secondo Jans, alla luce della situazione umanitaria e socioeconomica «catastrofica» nella Striscia di Gaza, un ritorno delle 98 persone non è ragionevole. Una valutazione che rispecchia anche le attuali prassi della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), secondo cui il rimpatrio verso Gaza non è generalmente considerato esigibile.

Per il trasferimento delle 98 persone in Svizzera, il Dipartimento federale degli affari esteri ha sostenuto costi per quasi 600 mila franchi. Le spese per le cure mediche dei bambini — ed eventualmente dei loro familiari — sono invece a carico dei Cantoni ospitanti, nella misura in cui non siano coperte da ospedali, casse malati o altre fonti di finanziamento.

Rispondendo a una seconda domanda, posta da Pascal Schmid (UDC/TG), Jans ha precisato che dei 62 minorenni accolti, 40 hanno tra 0 e 11 anni, 15 tra 12 e 15 anni e 7 tra 16 e 17 anni.

La Svizzera ha accolto un primo gruppo di sette bambini feriti e dei loro accompagnatori a fine ottobre, seguito da altri 13 bambini a fine novembre. Già allora la SEM aveva indicato che tutte le persone evacuate erano sottoposte a una procedura ordinaria di asilo.

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