Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Gemelline scomparse, nel testamento di Schepp, le bambine eredi universali

Tra le ipotesi, l'affidamento delle bambine a gente fidata
None
Gemelline scomparse, nel testamento di Schepp, le bambine eredi universali
Tra le ipotesi, l'affidamento delle bambine a gente fidata
LOSANNA - Nuovi particolari emerrgono sulla scomparsa delle due gemelline Alessia e Livia di cui non si ha notizia dal 30 gennaio, quando furono prese in consegna dal padre Matthias nella località vodese di Saint-Sulpice. I nuovi elemen...

LOSANNA - Nuovi particolari emerrgono sulla scomparsa delle due gemelline Alessia e Livia di cui non si ha notizia dal 30 gennaio, quando furono prese in consegna dal padre Matthias nella località vodese di Saint-Sulpice.
I nuovi elementi sono emersi dal programma della Rai "Chi l'ha visto" che, in diretta con la casa della madre Irina Ludici e di suo fratello, ha ricostruito il viaggio di Matthias Shepp, e confrontato le notizie con le tre polizie, fraNcese, italiana e svizzera. 

Tra gli elementi nuovi quello dettaglio del testamento, scoperto domenica sera dall'ex moglie di Shepp. Il documento contiene una clausola molto specifica: le bambine vengono nominate eredi universali, ma in caso di loro morte, gli eredi diventano fratelli e sorelle di Shepp. "Non c'era nessun segnale che le bambine potessero essere in pericolo" . ha dichiarato il portavoce della polizia vodese, in merito al perché le ricerche non sono scattate immediatamente.

Matthias Shepp aveva lavorato a Bologna per alcuni anni. L'uomo ha compiuto vari viaggi, per motivi professionali, in Corsica. Si ipotizza quindi che Shepp abbia creato dei rapporti con qualcuno nell'isola,  persone alle quali potrebbe aver affidato le bambine, come lo zio di Livia e Alessia pensa.

La mamma intanto ha lanciato un appello: "E' importantissimo avere ogni tipo di segnalazione, anche se le persone non sono sicure al 100%. Ho ancora speranza che Alessia e Livia siano vive".

Dal vertice tra gli inquirenti francesi, svizzeri e italiani, tenutosi a Losanna, si è giunti alla conclusione che è necessario riascoltare tutte le testimonianze. Il procuratore capo di Foggia Vincenzo Russo dichiara: "Non ci sono elementi certi della presenza delle bambine in Italia, ma non si esclude nulla". Le ricerche proseguono in tutto il Paese. La testimonianza di una donna, che dichiara di aver visto l'uomo e le figlie in un bar di Cerignola, è considerata "non puntuale" da Russo.

Tra gli appelli dello zio, quello fatto alla Polizia svizzera di analizzare in maniera scientifica il cappotto lasciato in auto dello Shepp, da una donna. Secondo lo zio potrebbero esserci delle tracce di DNA che potrebbero far risalire alla donna o ad altre persone che sono state in compagnia del padre.

Le ricerche - Intanto, si cerca un registratore che aveva sempre con sè l'uomo che il 3 febbraio scorso si è tolto la vita nella stazione di Cerignola, in Italia.

Il registratore potrebbe contenere un messaggio lasciato dall'uomo che chiarisca la sorte delle figlie, le gemelle svizzere di sei che l'uomo aveva con sè nell'ultimo weekend di gennaio e che poi non ha più riaccompagnato a scuola, così come aveva concordato con la moglie dalla quale si stava separando.

Gli investigatori impegnati nelle ricerche delle gemelle in tre paesi, Svizzera, Italia e Francia, ipotizzano anche, da tracce lasciate nel suo computer, che l'uomo avesse premeditato da tempo la sua fuga.

Anche oggi continueranno le ricerche delle bambine nella zona di Cerignola e saranno compiute, tra l'altro, ulteriori ispezioni nelle buche delle lettere esistenti nella città foggiana, anche in quelle in disuso.

L'uomo potrebbe aver deciso di spedire il registratore, un vecchio modello dal quale non si separava mai e che non è stato ritrovato nè nella sua abitazione in Svizzera nè nella sua vettura, l'Audi A6 lasciata parcheggiata davanti la stazione di Cerignola il 3 febbraio.

Potrebbe quindi aver spedito il registratore alla moglie così come ha fatto con i soldi che il 31 gennaio ha ritirato da più sportelli bancomat di Marsiglia, in tutto 7.500 euro. Due delle buste contenenti i soldi inviate alla moglie sono state trovate qualche giorno fa in una cassetta delle lettere in disuso nei pressi della stagione di Cerignola.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE