Settimana scorsa l'azienda ha rivelato per errore alcuni dati relativi al 2022, confermate le difficoltà riscontrate durante l'anno scorso.
BERNA - Affari in calo nel 2022 per Swisscom: il principale operatore telecom svizzero ha visto il fatturato diminuire (su base annua) dello 0,6% a 11,1 miliardi di franchi. Il risultato operativo Ebit si è contratto dell'1,3% a 2,0 miliardi, mentre l'utile netto è sceso a 1,6 miliardi (-12,5%).
In un comunicato odierno il Ceo Christoph Aeschlimann parla comunque di un «forte risultato finanziario» e di una «buona performance di mercato». La flessione dell'Ebitda (cioè dell'utile prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) si è limitata all'1,6% (a 4,4 miliardi).
I numeri non rappresentano peraltro una sorpresa: a causa di un errore la settimana scorsa le cifre provvisorie - cioè non ancora validate dal consiglio d'amministrazione - erano state pubblicate per alcune ore sul sito internet.
«Siamo stati in grado di stabilizzare il fatturato delle telecomunicazioni nel settore della clientela privata in Svizzera», ha osservato Aeschlimann. «La propensione a cambiare operatore è diminuita: rispetto all'anno precedente, un numero ancora maggiore di clienti rimane fedele a noi». L'organico è aumentato: a fine dicembre gli impieghi a tempo pieno erano quasi 19'200.
All'assemblea degli azionisti sarà proposto il versamento di un dividendo stabile di 22 franchi per azione. Per l'esercizio 2023 il gruppo quotato in borsa ma controllato per il 51% dalla Confederazione prevede un fatturato netto compreso fra 11,1 e 11,2 miliardi e un Ebitda di 4,6-4,7 miliardi.