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GINEVRA / FRIBURGO

Omicidio di Samantha, il sospettato ha confessato

L’amico d'infanzia della 19enne ritrovata morta nel Lago di Neuchâtel ha ammesso il crimine. Le zone d’ombra sono però ancora molte
Omicidio di Samantha, il sospettato ha confessato
L’amico d'infanzia della 19enne ritrovata morta nel Lago di Neuchâtel ha ammesso il crimine. Le zone d’ombra sono però ancora molte
CHEYRES - Il 21enne interpellato dalla polizia il 19 gennaio nell’ambito dell’omicidio della 19enne Samantha ha confessato di aver ucciso la ragazza. La polizia friburghese l’ha confermato nel primo pomeriggio. Era stato fermat...

CHEYRES - Il 21enne interpellato dalla polizia il 19 gennaio nell’ambito dell’omicidio della 19enne Samantha ha confessato di aver ucciso la ragazza. La polizia friburghese l’ha confermato nel primo pomeriggio. Era stato fermato il 19 di gennaio scorso, due giorni dopo il rinvenimento del cadavere della ragazza in una zona paludosa nella vicinanze del lago di Neuchâtel. La giovane era scomparsa da diverse settimane.

Il Ministero pubblico precisa che il corpo della vittima è stato rinvenuto «completamente legato, senza alcuna possibilità di muoversi». Il comunicato indica che «presentava una ferita alla testa, verosimilmente causata da un oggetto contundente».

«L’inchiesta nel frattempo prosegue per cercare di stabilire in modo più dettagliato cosa sia davvero successo, ad esempio se vi sia stata o meno un’aggressione sessuale», continua il comunicato. La polizia indica inoltre di aver nuovamente fatto un sopralluogo della zona in cui è stato trovato il cadavere e di aver effettuato diverse perquisizioni.

Zone d’ombra - Nella sua edizione odierna, la “Tribune de Genève” spiega che malgrado la confessione, le zone d’ombra persistono, a cominciare dalle ragioni che hanno spinto Samantha a rendere visita al presunto assassino, residente nella regione della Broye friburghese. Inoltre, sorgono dei quesiti sugli effetti personali della vittima. Il suo cellulare non è stato ritrovato, mentre la carta di credito della ragazza è stata usata sei giorni dopo la sua scomparsa vicino a Parigi.

Per la nonna della 19enne, la confessione del presunto assassino è un sollievo. Ora attende che «venga fatta giustizia».

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