Con Berna, Washington detta (ancora) le «condizioni»

Gli Stati Uniti fissano al 31 marzo la scadenza per un accordo doganale con la Svizzera, minacciando di rivedere la riduzione dei dazi.
Gli Stati Uniti fissano al 31 marzo la scadenza per un accordo doganale con la Svizzera, minacciando di rivedere la riduzione dei dazi.
BERNA - Dopo la dichiarazione d'intenti comune di Berna e Washington sulla riduzione dei dazi doganali americani sui beni elvetici, gli Stati Uniti aumentano la pressione sulla Svizzera.
L'accordo doganale dovrà essere negoziato in modo giuridicamente vincolante entro il 31 marzo. Se tale termine non dovesse essere rispettato, la Casa Bianca intende «riesaminare e riconsiderare, se necessario», la prevista riduzione delle tariffe punitive.
È quanto riportato in un documento del rappresentante americano al commercio pubblicato sul Federal Register, l'omologo statunitense del Foglio federale in Svizzera. Il documento non è ancora in vigore, ma già accessibile al pubblico. L'informazione è stata riportata oggi dai giornali dell'editore CH Media. Keystone-ATS ha chiesto ulteriori informazioni al Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca.
La pubblicazione indica che gli Stati Uniti prevedono di negoziare un accordo doganale giuridicamente vincolante con la Svizzera entro il 31 marzo 2026. La riduzione retroattiva dal 39% al 15% dei dazi sui beni elvetici importati negli USA è effettuata «a condizione e nella speranza» che la dichiarazione d'intenti del 14 novembre venga rapidamente trasformata in un accordo bilaterale.




