Sempre più giovani donne pensano alla propria fertilità già fin da giovani: una tendenza in aumento anche in Ticino
ZURIGO / BELLINZONA - Figli sì o no? E se sì, quando? Sono tante le giovani donne che si pongono queste domande. Soprattutto perché oggigiorno le gravidanze sono sempre più tardive. Un aspetto su cui si riflette sempre più spesso, facendo accrescere la consapevolezza della propria fertilità. Diverse le cliniche specializzate che hanno confermato la tendenza.
«L'interesse per la fertilità è decisamente aumentato», spiega Dirk Wallmeier della Cada Fertility Clinic di Zurigo a 20 Minuten. Sempre più donne si sottopongono quindi a controlli medici sulla loro fertilità. «Quest'anno abbiamo effettuato il 37% in più di controlli di fertilità al mese rispetto all'anno precedente - aggiunge -. Molte di loro non sanno ancora se vogliono avere figli in futuro».
Richieste in aumento - Anche altre cliniche della fertilità in Svizzera confermano l'andamento. «Notiamo che molte donne più giovani sono ora interessate alla loro fertilità, alcune hanno solo venticinque anni», commenta Samia El-Hadad, medico specialista in endocrinologia riproduttiva all'Ospedale Universitario di Zurigo. Per molto tempo la fertilità è stata un argomento tabù. Nonostante il crescente interesse, tuttavia, ci sono ancora molte idee sbagliate. «La fertilità diminuisce significativamente dopo i 35 anni», afferma El-Hadad. In questo contesto, negli ultimi anni è aumentata anche la richiesta di test di fertilità. Tra le altre cose, viene misurato l'ormone anti-mülleriano, che fornisce informazioni sulla riserva ovarica.
Ma quando sono utili i test di fertilità? - Gli esperti non sono d'accordo sull'utilità di un test di fertilità a vent'anni. Eric Lechner della clinica Next Fertility ne vede sicuramente i vantaggi: «Un test di fertilità in giovane età ha senso per iniziare la pianificazione della fertilità il prima possibile, o per considerare il congelamento degli ovuli in caso di imminente perdita di fertilità». Samia El-Hadad raccomanda di effettuare questi test solo con una certa cautela. I test di fertilità possono dare sollievo, soprattutto in caso di difficoltà a rimanere incinta, spiega la psicoterapeuta Ramona Zenger: «Tuttavia, un risultato negativo inaspettato può essere avere un impatto importante a livello emotivo, soprattutto se il test viene effettuato senza un motivo specifico».
Ancora troppa disinformazione - Il trend viene confermato in Ticino da Marina Bellavia, direttrice sanitaria di Next Fertility ProCrea Lugano a tio.ch. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento delle richieste: si parla del 30% annuo. In particolare sono donne tra i 30 e i 35 anni che richiedono di accedere al social frozen». Tuttavia, dice, «ancora troppo spesso arrivano che hanno già compiuto i 40 anni, sprovviste di ogni tipo di informazione per quanto riguarda le possibilità di gravidanza. Spesso poi devono confrontarsi con problemi legati a una ridotta riserva ovarica o altri problemi ginecologici come a livello uterino. Il pensiero comune è che la Fivet possa risolvere qualsiasi problema, ma purtroppo non è così. Persino in questo caso, l'età gioca un fattore fondamentale: dopo i 35 anni la curva della fertilità si riduce e aumenta quella degli aborti». E aggiunge: «È importante tenere sotto controllo la propria salute di anno in anno con il proprio ginecologo per evitare di dover fare i conti con un responso negativo: visita ginecologica con ecografia, prelievo ormonale per studiare la riserva ovarica sono gli esami a cui sottoporsi».
Le campagne informative degli ultimi anni, che avvengono anche nelle scuole, mirano proprio a sensibilizzare sia sulla questione della fertilità sia sulla questione delle malattie sessualmente trasmissibili, «in costante aumento, tranne l'HIV», sottolinea la ginecologa.
Più controlli anche per le persone di genere maschile - E conclude rivolgendo un invito agli uomini: «È loro dovere imparare a sottoporsi a visite andrologiche: i problemi relativi a fertilità e malattie sessualmente trasmissibili riguardano pure loro».