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Ne sono convinti gli esperti del Centro di ricerca congiunturale del politecnico di Zurigo. Crisi sulla manifatturiera e sul turismo
ZURIGO - Si addensano le nubi sopra al cielo dell'economia elvetica. È ciò che lascia presagire l'ultimo barometro congiunturale pubblicato oggi dal Centro di ricerca congiunturale del politecnico di Zurigo (KOF). A soffrire maggiormente sono la produzione manifatturiera, i servizi e l'industria alberghiera. Anche i consumi privati mostrano segni di debolezza.
Nel documento il KOF spiega che il barometro da lui calcolato è sceso in aprile di 2,8 punti, a 96,4 punti. Tale dato si allontana quindi sempre di più dalla media calcolata sul periodo 2012-2021, che si attesta a 100 punti. Il dato divulgato in data odierna è inoltre inferiore alle aspettative degli analisti contattati dall'agenzia Awp, che avevano scommesso su valori compresi fra 97,0 e 99,5 punti.
Stando agli esperti del KOF, solo gli specialisti del settore dell'elettricità beneficiano di un rinnovato ottimismo. La costruzione di macchinari e attrezzature, alimenti e bevande, così come la metallurgia hanno mostrato una certa stabilità, mentre la chimica e la farmaceutica, il settore tessile e dell'abbigliamento, e anche il legno e la carta fanno segnare trend negativi. Le preoccupazioni riguardano l'utilizzo delle capacità, l'evoluzione della domanda e il livello delle scorte.
Il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo presenta il suo barometro - pubblicato sin dagli anni 70 del secolo scorso - come un indicatore che anticipa l'evoluzione dell'economia. Si compone di diversi dati: attualmente comprende centinaia di sottoindicatori.
