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SAN GALLO

Video pedo-pornografici sui profili (hackerati) di Facebook e Instagram

La polizia di San Gallo denuncia diversi casi e avverte: «Anche i proprietari rischiano di subire azioni legali».
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Video pedo-pornografici sui profili (hackerati) di Facebook e Instagram
La polizia di San Gallo denuncia diversi casi e avverte: «Anche i proprietari rischiano di subire azioni legali».
Il consiglio delle forze dell'ordine alle vittime è quindi quello di cambiare le loro password ed email e di denunciare il fatto alla più vicina stazione di polizia. «Solo così le autorità possono documentare che le foto e i video sono stati caricati da terzi».
SAN GALLO - Account di Facebook e Instagram hackerati per caricare materiale pedo-pornografico. La polizia del canton San Gallo ha ricevuto diverse denunce in merito e lancia un avvertimento: anche i proprietari degli account violati rischiano un'azi...

SAN GALLO - Account di Facebook e Instagram hackerati per caricare materiale pedo-pornografico. La polizia del canton San Gallo ha ricevuto diverse denunce in merito e lancia un avvertimento: anche i proprietari degli account violati rischiano un'azione penale.

Lo scorso aprile si è appreso che i dati di 1,6 milioni di utenti svizzeri di Facebook sono stati violati. Da allora, sconosciuti hanno caricato video pedo-pornografici su diversi account hackerati, scrive oggi in una nota la polizia cantonale di San Gallo.

Il gruppo Meta, proprietario di Facebook e Instagram, è in grado di riconoscere gli account violati e di trasmettere i relativi dati alle autorità degli Stati Uniti. Queste ultime a loro volta informano le autorità giudiziarie dei paesi interessati. Di conseguenza, anche persone innocenti possono andare incontro ad azioni giudiziarie.

Cambiare password e sporgere denuncia - La polizia cantonale di San Gallo ha osservato diversi casi del genere. Raccomanda perciò agli utenti di Facebook e Instagram di cambiare le loro password e gli indirizzi e-mail collegati ai loro account.

La polizia consiglia inoltre alle vittime di hackeraggio di sporgere denuncia presso la più vicina stazione di polizia. «Solo così - si legge nella nota - le autorità possono documentare il fatto che la pornografia infantile è stata caricata da terzi e possono anche avviare indagini penali contro i pirati informatici».

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