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SVIZZERA

Allarmi notificati a tutti i telefonini, Berna ci sta pensando

Permetterebbe di raggiungere in modo tempestivo e capillare la popolazione colpita in caso di catastrofe.
Keystone
Fonte ats
Allarmi notificati a tutti i telefonini, Berna ci sta pensando
Permetterebbe di raggiungere in modo tempestivo e capillare la popolazione colpita in caso di catastrofe.
A differenza di "AlertSwiss", il Cell Broadcast raggiunge i telefonini senza che ci sia bisogno di una apposita applicazione e senza conoscere i numeri dei destinatari.
BERNA - Anche la Svizzera potrebbe introdurre un allarme tramite diffusione cellulare (Cell Broadcast). Questo sistema d'allerta permette di divulgare uno stesso messaggio a tutti i telefoni cellulari che si situano nel raggio di una determinata ante...

BERNA - Anche la Svizzera potrebbe introdurre un allarme tramite diffusione cellulare (Cell Broadcast). Questo sistema d'allerta permette di divulgare uno stesso messaggio a tutti i telefoni cellulari che si situano nel raggio di una determinata antenna.

In un video messaggio tramesso in occasione della conferenza annuale sulla protezione civile tenutasi oggi a Davos, la consigliera federale Viola Amherd ha sostenuto la necessità di «esaminare l'opportunità di una trasmissione via Cell Broadcast per raggiungere ancora meglio la popolazione colpita in caso di catastrofe».

L'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) ha indicato a Keystone-ATS che sta esaminando una sua introduzione nel quadro dell'Ulteriore sviluppo dei sistemi d'allarme e d'informazione 2022. La questione sarà sottoposta al Consiglio federale.

A differenza dell'app di allerta "Alertswiss", che le persone devono scaricare e attivare sui loro telefoni cellulari, il Cell Broadcast raggiunge i telefonini senza che ci sia bisogno di una apposita applicazione e senza conoscere il numero di telefono dei destinatari. La diffusione cellulare consente unicamente l'invio di testo, non di immagini, che appare sullo schermo sotto forma di "push".

In Francia e in Italia tale sistema è già attivo, il prossimo anno dovrebbe essere attivato anche in Germania e Austria. In Svizzera, a seconda delle decisioni che verranno prese, ci vorranno almeno due anni prima che possa diventare operativo.

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