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Dietro al video “Wir für dich” ci sono agenti di polizia

SAN GALLODietro al video “Wir für dich” ci sono agenti di polizia

27.10.21 - 23:11
La scorsa settimana, il gruppo ha pubblicato un video che critica la politica svizzera contro il Covid
20minuten
Dietro al video “Wir für dich” ci sono agenti di polizia
La scorsa settimana, il gruppo ha pubblicato un video che critica la politica svizzera contro il Covid
Dietro il filmato di sarebbero altri poliziotti. La polizia sangallese condanna l'episodio e assicura che saranno presi provvedimenti.

SAN GALLO - La scorsa settimana ha fatto scalpore un video del gruppo “Wir für dich”, che critica le misure contro il Coronavirus decise dalle autorità svizzere.

La clip mostra un presunto agente di polizia, sulle rive del Lago di Walen, mentre stringe la mano ai cosiddetti "difensori della libertà" sotto luci blu lampeggianti. Nel video si vede anche un uomo con l'uniforme dell'esercito. La clip è accompagnata da musica rock e una voce narrante che dice: «Quello che è successo nell'ultimo anno e mezzo è, a mio avviso, quantomeno discutibile ai sensi dello Stato di diritto e comunque sproporzionato».

Il video e il sito web su cui è stata pubblicata la clip non forniscono alcuna informazione sugli autori. La polizia cantonale di San Gallo ha però confermato a 20 Minuten che la voce nel video è di un collega che si è autodenunciato. Il portavoce Hanspeter Krüsi, afferma che il funzionario dovrà aspettarsi delle conseguenze. «Il dipartimento deciderà - ha aggiunto Krüsi -. Al momento il poliziotto si è dato malato, quindi la procedura è in standby».

Viene confermata anche la probabile partecipazione di altri agenti alla realizzazione del video. Due poliziotti della cantonale di Zurigo erano già stati sospesi dal servizio per coinvolgimenti nel gruppo.

Secondo Fredy Fässler, capo del dipartimento di sicurezza e giustizia di San Gallo, non si può escludere la partecipazione di altri membri della polizia di San Gallo. Quindi condanna questo comportamento. Pur non intravedendo comportamenti criminali, parla di «gravi violazioni del dovere professionale». «Un'organizzazione composta da agenti di polizia non può permettersi di chiedere alle persone di avviare procedimenti penali insensati e nemmeno può giudicare ciò che è lecito e ciò che è illegale», afferma. «In Svizzera c'è una separazione dei poteri e la polizia è l'esecutivo. Non è lì per controllare la legalità degli ordini, ma per farli rispettare».

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