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SVIZZERA

Casi di rigore, i Cantoni hanno versato solo pochi aiuti

Zurigo e Ginevra quelli che hanno pagato più contributi a fondo perso. In Ticino oltre 25 milioni a circa 450 aziende.
Keystone
Fonte ats
Casi di rigore, i Cantoni hanno versato solo pochi aiuti
Zurigo e Ginevra quelli che hanno pagato più contributi a fondo perso. In Ticino oltre 25 milioni a circa 450 aziende.
La maggioranza degli aiuti sono stati concessi al settore della ristorazione, seguito da quello alberghiero e da quello dei viaggi.
BERNA - Fino alla fine di febbraio, in relazione alla crisi dovuta al coronavirus i Cantoni hanno versato alle imprese solo 544 milioni di franchi di aiuti per i casi di rigore. Lo ha riferito per primo il "SonntagsBlick". Nella sessione primaverile ...

BERNA - Fino alla fine di febbraio, in relazione alla crisi dovuta al coronavirus i Cantoni hanno versato alle imprese solo 544 milioni di franchi di aiuti per i casi di rigore. Lo ha riferito per primo il "SonntagsBlick". Nella sessione primaverile le Camere federali hanno portato a dieci miliardi i fondi a disposizione a questo scopo.

Stando a un sito del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e di quello delle finanze (DFF) tra il 26 settembre 2020 e il 28 febbraio 2021 i Cantoni hanno pagato complessivamente circa 492 milioni di franchi di contributi a fondo perso a 7'207 aziende. Inoltre 332 ditte hanno ottenuto prestiti per circa 52 milioni. I complessivi 544 milioni versati comprendono contribuiti della Confederazione e dei Cantoni.

I Cantoni sono responsabili dell'esame delle richieste di aiuti per i casi di rigore, della concessione dei prestiti e del versamento degli importi. Dall'autunno ricevono un sostegno statale le imprese che hanno subito perdite a causa dell'emergenza coronavirus.

Nella sessione primaverile appena conclusa il parlamento ha aumentato gli aiuti da 2,5 a dieci miliardi di franchi. Un'azienda è considerata un caso di rigore qualora il fatturato è sceso di almeno il 40% o se è stata costretta a chiudere i battenti per oltre quaranta giorni. Le Camere hanno inoltre deciso di tenere conto anche delle società create prima dell'ottobre scorso; in precedenza la scadenza era fissata al marzo 2020.

I criteri posti per le ditte interessate e la rapidità dei versamenti variano da Cantone a Cantone. Stando al sito del DEFR e del DFF sino a fine febbraio Zurigo e Ginevra (circa 75 milioni ciascuno) sono quelli che hanno pagato più contributi a fondo perso, seguiti da Vallese (70 milioni) e Vaud (51 milioni). Berna ne ha erogati quasi 35 milioni, Svitto 25, Basilea Città 24 e Argovia 23.

Il Ticino ha versato oltre 25 milioni (a circa 450 aziende) - dato attualizzato ad oggi, a fine febbraio erano 9,05 milioni a 164 aziende - e i Grigioni 10,71 milioni (a 123). Turgovia, Nidvaldo e Obvaldo non hanno ancora attribuito fondi e da parte di Zugo non erano disponibili informazioni.

Con circa 205 milioni di franchi la maggioranza dei contributi a fondo perso sono stati concessi a imprese del settore della ristorazione, seguita da quello alberghiero (76 milioni) e da quello dei viaggi (55 milioni).

Stando alla Segreteria di stato dell'economia (SECO) diversi Cantoni hanno potuto iniziare con i versamenti soltanto in marzo. Tuttavia questi sono avanzati rapidamente, ha indicato la SECO all'agenzia Keystone-ATS. La Segreteria ritiene che i dati relativi alla situazione a fine marzo, che verranno pubblicati a metà aprile, saranno sensibilmente superiori.

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