Cerca e trova immobili
GINEVRA

2500 persone in fila per un pacco alimentare

Il serpentone umano che si è formato ha superato il chilometro di lunghezza
KEYSTONE
2500 persone in attesa di ricevere un pacco alimentare a Ginevra.
Fonte 20min/Bettina Zanni
2500 persone in fila per un pacco alimentare
Il serpentone umano che si è formato ha superato il chilometro di lunghezza
GINEVRA - La morsa della crisi economica si fa sentire sempre di più anche in Svizzera. Nel fine settimana oltre 2500 persone si sono messe in fila a Ginevra per ricevere un pacco con alimenti di prima necessità come pasta oppure olio. ...

GINEVRA - La morsa della crisi economica si fa sentire sempre di più anche in Svizzera. Nel fine settimana oltre 2500 persone si sono messe in fila a Ginevra per ricevere un pacco con alimenti di prima necessità come pasta oppure olio.

Lo ha riferito domenica sera la trasmissione "Tagesschau" della SRF. Il serpentone umano che si è formato ha superato il chilometro di lunghezza. Alcuni hanno atteso per tre ore per poter ottenere un chilo di pasta, due di riso e una bottiglia d'olio. Tra di essi ci sono molti sans-papier, ma non mancano anche lavoratori che sono stati messi in ginocchio dalla sospensione delle attività.

È l'associazione Caravane de Solidarité a distribuire i sacchetti alimentari ai più bisognosi da diverse settimane. Molti di coloro che si sono messi in coda non hanno ricevuto alcun compenso dai datori di lavoro e c'è pure chi ha paura di andare dal dottore. Per questo Medici senza frontiere si è interessata di loro e alcuni membri dell'organizzazione hanno avvicinato queste persone, senza chiedere loro nome o luogo di residenza. «Siamo abituati a fare questo lavoro» ha dichiarato la coordinatrice Roberta Petrucci. «Ma non avremmo mai pensato di doverlo fare in Svizzera, a Ginevra».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE