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SVIZZERAAdesivi "CH" e targhe straniere: è legale?

02.05.19 - 12:19
Il caso di un'auto con la "doppia nazionalità" fa discutere. E per il futuro si pensa a una targa con la sigla dello Stato incorporata
lettore 20 Minuten
Adesivi "CH" e targhe straniere: è legale?
Il caso di un'auto con la "doppia nazionalità" fa discutere. E per il futuro si pensa a una targa con la sigla dello Stato incorporata

MELCHTAL - Molti automobilisti amano personalizzare il loro veicolo con degli adesivi. Fra questi c'è anche quello con la sigla della Svizzera, notato su un'automobile che stava circolando in Canton Obvaldo. «La sua targa era tedesca. Ma allo stesso tempo aveva un adesivo "CH" sul retro», testimonia il lettore di 20 Minuten che ha immortalato la fotografia.

Quest'auto dalla "doppia nazionalità" non è un caso isolato. Contattata dal quotidiano svizzero-tedesco, l'associazione degli importatori Auto-Schweiz conferma l'esistenza del fenomeno, anche se è meno diffuso rispetto a qualche anno fa. All'epoca, erano soprattutto le bandiere italiane incollate sulle auto svizzere ad essere visibili sulle nostre strade, dice Rudolf Blessing. «I conducenti volevano mostrare le loro origini o che avevano vissuto in Italia».

Totalmente legale in Svizzera - Comunque sia, le auto "binazionali" non sono vietate in Svizzera e difficilmente questo autista tedesco potrà essere essere multato. Dal momento che l'iniziale del Paese d'origine è già indicata sulle targhe dell'UE, non è necessario applicare una vignetta aggiuntiva. Ma non è nemmeno vietato.

Le regole e le pratiche possono però cambiare in base al Paese attraversato. «Se troviamo un autista il cui adesivo non corrisponde al Paese della targa, attiriamo la sua attenzione sui possibili problemi che potrebbero avere all'estero», afferma Martin Kathriner, vicecomandante della polizia stradale del Canton Obvaldo.

Adesivo obbligatorio all'estero - Ricordiamo che i conducenti svizzeri che guidano all'estero senza un adesivo "CH" (o con una contraffazione) rischiano una multa. La Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale del 1968 stabilisce infatti che qualsiasi veicolo o rimorchio che viaggia all'estero debba recare un segno distintivo della nazionalità, chiaramente visibile nella parte posteriore del veicolo. Sulle targhe svizzere è presente una bandiera rossocrociata, ma non la sigla "CH". Quindi non indicano esplicitamente che il veicolo proviene dalla Svizzera. Da qui l'obbligo di aggiungere un adesivo "CH" quando si viaggia fuori dal territorio nazionale.

Nuove targhe in arrivo? - L'adesivo è pratico ed economico, ma in futuro non è detto che possa venir integrato nella targa, come chiede un'iniziativa popolare in tal senso. È il parere espresso oggi dal Consiglio federale in merito a un'interpellanza del consigliere agli Stati Andrea Caroni (PLR/AR).

Stando al governo, infatti, nei cantoni densamente popolati la scorta di sequenze numeriche a sei cifre ancora disponibili sarà presto esaurita, rendendo inevitabile un ripensamento complessivo del sistema delle targhe.

Al più tardi in tale occasione, scrive l'esecutivo, fra le altre idee di ottimizzazione al vaglio del Consiglio federale vi sarà anche la targa estesa con la sigla dello Stato incorporata in sostituzione dell'attuale adesivo.

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