Resta il gusto della marijuana, ma sono privi del principio attivo. Perché? Per disintossicarsi
ZURIGO - Rivoluzionare il mercato della canapa con un’idea quasi banale. Togliere il Thc alla cannabis senza privarla del gusto e della fragranza. È la strategia dell’azienda svizzera Medropharm. Il Ceo Mike Toniolo: «Il prodotto contiene tutte le sostanze della cannabis e ha anche gli effetti rilassanti del cannabidiolo (Cbd), senza intossicare». Distribuire tra i giovani questa cannabis speciale potrebbe consentire di mantenere i loro rituali sociali, facendoli però uscire gradualmente dalla spirale dello sballo da Thc. L’azienda ha già testato la sostanza con alcuni volontari, i quali si sono detti soddisfatti. Dopo alcune settimane di utilizzo, secondo Toniolo, si sarebbero resi conto di quanto la cannabis annebbiasse le loro vite. «A quel
punto si ha lo slancio di smettere del tutto», aggiunge il Ceo.
Metropharm è già in contatto con alcuni gruppi di lavoro a Ginevra, Zurigo e Basilea. Tra di loro c’è il sociologo Sandro Cattacin che considera l’idea
interessante. «Sappiamo che molti, fumando hashish, sono alla ricerca dell’effetto calmante del Cbd», spiega l’esperto.
L’uso di una canapa di questo tipo permetterebbe quindi una riduzione del danno. Secondo Cattacin esperimenti analoghi vengono svolti nell’ambito
dell’alcolismo con birre particolarmente leggere. «Gli alcolisti non devono rinunciare al piacere di bere, ma riducono l’alcol che li danneggia». Sono
queste le nuove strade percorse nell’ambito delle dipendenze.
«Promuovere il lato positivo delle droghe e conservandone i rituali», con lo scopo di combatterne l’abuso. Critico, invece, Toni Berthel, presidente della Commissione federale per le questioni legate agli stupefacenti: «Ritengo un problema il fatto che i giovani, fumando, continuino ad assumere catrame, che è molto dannoso».