"Indossare la camicia con la stella alpina è un segno di esclusione"
Un insegnante ha chiesto a dieci studenti che indossavano la "tenuta patriottica" di andare a cambiarsi. Secondo un esperto di terrorismo alla base dell'atto dimostrativo c'è un conflitto tra studenti
GOSSAU - Dopo il caso dell'insegnante di una scuola media di Gossau che ha chiesto a dieci studenti di togliersi la camicia contadina, Samuel Althof, a capo di un ufficio che si occupa di prevenzione contro l'estremismo e la violenza a Basilea, si esprime sull'argomento che non ha mancato di suscitare polemiche.
"Non penso che la camicia edelweiss sia razzista - spiega a 20 Minutes -. Mi fa piuttosto pensare a Svizzera Turismo. Se gli studenti avessero indossato simboli razzisti la situazione sarebbe molto più problematica".
Ma non si può negare che la camicia contadina abbia una dimensione politica
"Sì, a volte. Indossando questo tipo di abbigliamento, gli studenti vogliono mostrare la loro identità agli altri. Alcuni di loro sanno questo abito non mancherà di suscitare reazioni controverse. E' possibile anche che chi indossi questa camicia pensi di essere 'meglio di altri svizzeri'. La camicia è quindi un segno di esclusione per gli allievi figli della migrazione".
Perché allora lo hanno fatto?
"Questo vestito è a quanto pare l'unico modo per esprimere che qualcosa non va. Questi studenti hanno evidentemente un problema con i loro compagni stranieri. La scuola dovrebbe parlare di più di questo problema".
La scuola è colpevole?
"Non direi questo, ma la scuola dovrebbe reagire. Si dovrebbe stabilire una linea guida che spieghi agli studenti come comportarsi in caso di conflitti, per affrontare il problema in modo costruttivo. Dobbiamo mostrare ai giovani che è possibile risolvere i problemi senza offendere gli altri".
Come possiamo trattare con gli studenti che ha indossato la camicia con la stella alpina?
"Il caso non va giudicato, dobbiamo parlare con loro per capire perché si sono comportati così".
Cosa può aver provocato il loro atteggiamento?
"Hanno fatto capire al figlio del migrante che è 'inferiore' agli altri svizzeri".
