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Conforama, maxi risarcimento da 1,5 milioni: «Decisione sproporzionata»

Contestato dall'azienda il principio e il calcolo del risarcimento deciso dal Tribunale federale.
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Fonte Conforama
Conforama, maxi risarcimento da 1,5 milioni: «Decisione sproporzionata»
Contestato dall'azienda il principio e il calcolo del risarcimento deciso dal Tribunale federale.

ZURIGO - «Conforama non è mai stata condannata per concorrenza sleale e i prezzi effettivamente pagati dai consumatori sono sempre stati indicati correttamente».

Lo dice a chiare lettere in un comunicato stampa la società, nel prendere atto della decisione del Tribunale federale di confermare il pagamento di un risarcimento di CHF 1’500’000. La decisione legale - secondo quanto si legge nella nota aziendale - tuttavia non considera il fatto che l'azienda non sia mai stata condannata per frode intenzionale e per concorrenza sleale.

«Un risarcimento privo di proporzionalità» - Il risarcimento riguarda in definitiva solo 39 prodotti, mentre Conforama offre circa 33’000 prodotti ogni anno, spiega l'azienda. Questa assenza di correlazione tra i benefici dei prodotti interessati e l’importo fissato solleva per Conforama un evidente problema di proporzionalità.

«In queste condizioni, un risarcimento di CHF 1’500’000 è, a nostro avviso, difficilmente comprensibile sotto il profilo economico e giuridico. Inoltre, invia un segnale preoccupante per l’intero commercio al dettaglio svizzero», afferma Jérôme Gilg, CEO di Conforama.

Squilibrio concorrenziale a danno del commercio fisico - Nel contesto della forte pressione concorrenziale esercitata da piattaforme di e-commerce cinesi - continua l'azienda - ampiamente al di fuori di controlli efficaci, in particolare per quanto riguarda il rispetto dell’Ordinanza sull’indicazione dei prezzi, Conforama deplora il fatto che chi invece opera in Svizzera sia preso di mira in modo sproporzionato.

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