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ZURIGOL'insegnante fa togliere la camicia contadina agli studenti

13.12.15 - 12:11
La camicia dei contadini svizzeri scatena ancora polemiche, questa volta in una scuola media di Gossau
L'insegnante fa togliere la camicia contadina agli studenti
La camicia dei contadini svizzeri scatena ancora polemiche, questa volta in una scuola media di Gossau

GOSSAU (ZH) - La camicia azzurrina con le stelle alpine ricamate può non piacere, in effetti non è un capo particolarmente alla moda, ma viene veramente difficile capire come indossarla possa essere considerato un gesto razzista o provocatorio. Eppure è successo ancora: venerdì, in una scuola media di Gossau, dieci studenti si sono presentati indossandola e un'insegnante ha chiesto loro di cambiarsi.

Razzista e xenofoba - Come riporta la Sonntagszeitung, la docente ha imposto il veto alla camicia ritenendola razzista e xenofoba. Gli studenti avrebbero ribattuto di voler semplicemente mostrarsi come "svizzeri fieri e patriottici".

Tensioni a scuola - Ovviamente, il fatto che si siano presentati in dieci con la stessa camicia non è casuale. Pare infatti che vi siano recentemente nella scuola alcune tensioni tra i ragazzi di origine svizzera e quelli di origine balcanica. Proprio venerdì, in un'aula i ragazzi stavano cantando canzoni tradizionali svizzere e un gruppo li avrebbe presi in giro.

"Non è vietata" - Il direttore della scuola Patrick Perenzin preferisce fungere da pacere. Pur sottolineando che "le camicie Edelweiss non violano le regole del codice di abbigliamento e non sono vietate" e sottolineando la reazione eccessiva dell'insegnante, non approva nemmeno il comportamento dei ragazzi. Uno studente con la camicia tradizionale, infatti, può essere normale. Quando sono dieci, invece, "si vuole mandare un messaggio", spiega. Domani si terrà un incontro tra tutti, si spera chiarificatore.

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COMMENTI
 

F.Netri 8 anni fa su tio
Ringrazio tutte le persone che hanno ancora il coraggio di frequentarmi, nonostante tutti questi miei difetti imperdonabili: Sono nato bianco, il che fa di me un razzista . . . Non voto social-comunista, il che fa di me un fascista . . . Sono eterosessuale, il che fa di me un omofobo . . . Non sono sindacalizzato, il che fa di me un traditore della classe operaia e un alleato del padronato . . . Sono di cultura cristiana, il che fa di me un islamofobo . . . Rifletto, senza prendere per buono tutto ciò che mi dice la stampa, il che fa di me un reazionario . . . Tengo alla mia identità e alla mia cultura, il che fa di me uno xenofobo . . . Vorrei vivere in sicurezza e vedere i delinquenti in galera, il che fa di me un agente della Gestapo . . . Penso che ognuno debba essere ricompensato secondo i suoi meriti, il che fa di me un antisociale . . . Ritengo che la difesa di un Paese passi attraverso la difesa della propria Libertà, il che fa di me un violento . . . Amo l'impegno e lo sforzo di superare se stessi, il che fa di me un ritardato sociale . . .

tazmaniac 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Lieto di non lasciarti da solo ... ;o) e poi, a me, frequentare persone perfette non mi è mai piaciuto ... ;o) ps, non concordo molto sull'ultima. I ritardati sociali sono altri.

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Dici già tutto non hai più bisogno di interrogarti. Auguri!

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Hai dimenticato che sei sempre in prima linea a postare contro gli stranieri ! quindi non facciamo gli esagerati vittimisti :) Poi, succede sempre che dieci studenti vanno a scuola vestiti uguali vero? È chiaro che ci sono delle tensioni... e per fortuna il direttore della scuola cerca di risolvere i conflitti invece di cercare di aggiungere fuoco come fanno diversi blogger.

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Ai tempi dei paninari erano più di dieci. Scommetto che anche i balcanici indossano qualcosa per farli sentire branco, non credi?

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Sicuramente tu sei uno di quelli che non mi frequenterebbe mai. Poco male.

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Visto che il gesto è una conseguenza di disordini precedenti il direttore non poteva fare qualcosa prima? o non si voleva fare? ma ora il tempo si trova e anche in fretta...

Don Quijote 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
E cosa succede se dieci ragazzine vanno a scuola con il velo? Da quando un direttore di scuola o un docente possono prendere decisioni poliche e arbitrarie sull'abbigliamento degli scolari?

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Ma se leggi bene il mio post vedrai come non mi sono espresso se è giusto o no. Ho solo detto come la concomitanza di una decina di persone vestite in modo uguale, nella Svizzera dove ognuno si veste come vuole (ed è difficile trovare solo due persone vestite uguali allo stesso giorno) è un segno che l'azione è premeditata, voluta (e non un caso). E come sia importante cercare di risolvere i problemi invece di attaccare una parte o l'altra, proprio come si è espresso il direttore che prova a mediare la faccenda.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Non lo so.... generalmente, con il senno di poi è facile sentenziare, un po più difficile è riconoscere i problemi prima e intervenire preventivamente. Fai delle domande che bisognerebbe fare a chi è contatto con la scuola e conosce la situazione

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Veramente non per forza. Chiaro che parlando di politica avremmo molte discussioni, d'altronde è noioso parlare con chi la pensa come te non trovi?

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
mi spiace, sono troppo giovane. Quello che dici te è anche vero. Io comunque in una lunga vita studentesca (fino all'uni) non ho mai visto più di 2 persone con i vestiti uguali (maglietta o camicia) quindi? Non sto dicendo che hanno sbagliato, ma semplicemente, come confermato dal direttore che conosce la situazione, è stato usato in funzione di tensioni presenti. Ora il direttore a mio parere ha reagito in modo giusto ponendosi come finalità la risoluzione del problema, dimostrando responsabilità e saggezza

tazmaniac 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
e la stessa cosa verrà fatta se per caso dieci ragazze dovessero andare a scuola con il velo giusto? Ah no ... il tribunale ha dato torto alla scuola in quel caso ... poi ci stupiamo che salti fuori un po' di sano patriottismo ... ma scendi dal pero una volta per tutte cucù.

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
nessuno si stupisce e nessuno condanna i ragazzi che hanno reagito a quel modo!!!! é occasione per imparare e non per fomentare odi e vittimismi ad oltranza. Poi vi lamentate che non andate in CF!

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Dipende, cosa intendi per il velo? Se il velo rende la persona irriconoscibile, è giusto che sia vietato, se invece è solo il velo che cinge la testa e il collo ma che lascia il viso scoperto, trovo che sarebbe un errore vietarlo, anche perché dovrebbe essere applicato anche alle suore. Si hai letto bene, quando facevo l'università, mi sono trovato in certe materie due suore che portavano il classico velo che ho descritto. Come vedi, si può argomentare senza dare del cucu agli altri e mostrare un po di sano rispetto. Dura eh?

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non starai paragonando il velo delle suore con il velo delle musulmane, spero. Perché se fosse il caso, ti spiegherei che le suore sono delle "religiose" che appartengono a una congregazione religiosa. Il velo islamico è invece un segno distintivo di appartenenza al culto islamico. C'è una bella differenza, mi sembra.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
scusami? Il punto e se la persona è riconoscibile. Tutto il resto è fuffa ideologica. Per me la legge è uguale per tutti... per te ? Non dirmi che per alcuni (chi non è della tua religione per intendersi) la legge deve essere molto più uguale :D

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Io non ho parlato di legge. Ho solo fatto notare l'assurdità del paragone tra il velo delle suore e quello islamico.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Sono entrambi dei vestiari fatti principalmente per coprire i capelli. È un dato di fatto. Quindi perché ritieni assurdo paragonarli?

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Meno
Caspita! Te l'ho appena spiegato.

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Hai ragione, non ha proprio senso paragonare due copricapi che servono ENTRAMBI per coprire i capelli! Scusami, sono stato proprio scioccone a non capirlo! :D

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
La mia non era un'interrogazione. Era solo un ringraziamento a coloro che continuano a frequentarmi nonostante tutto. Tu probabilmente sei una che non mi frequenterebbe mai. I tuoi pregiudizi te lo impedirebbero.

Lussy 8 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
in quanto a pregiudizi basta leggerti. Quelli come me non si fanno sedurre da una/uno come te questo é poco ma certo!!!! anzi più che certo!!!!! ;-))))

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
Non t'illudere, non ho nessuna intenzione di sedurti.

F.Netri 8 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Grazie caro. :-)))

Lussy 8 anni fa su tio
Mi sembra un'ottima occasione di apprendimento. Direttore intelligente che coglie l'occasione come opportunità per far emergere un dialogo e non uno scontro. Ci sono vari modi per affrontare i problemi uno é chiudersi nelle proprie convinzioni, l'altro é aprirsi per imparare insieme una convivenza seppur non esente da discussioni e differenze di opinione.

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
Però per i disordini precedenti al fatto non hanno mica scritto paginate di articoli, e il direttore a meno che non si scrive, perchè ormai si scrive solo di quello che può sembrare interessante per fomentare discussioni inutili, non ha fatto nulla per placare immediatamente certi atteggiamenti ed evitare problemi futuri. E concludo che un divieto non mi pare il modo migliore per insegnare qualcosa a dei ragazzi, poi io non sono del mestiere quindi dirò una scemenza.

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a Lussy
La cosa che lascia sconcertati è che interviene solo ora. La docente, nessuno ne parla, cosa ha fatto fin'ora? Che insegnamenti ha portato ai minori svizzeri? Tipo "zitti, subite, giù la testa"? Non è un insegnamento.

ennio.lupi 8 anni fa su tio
Una delle tante conferme che la via da percorrere è un'assimilazione intelligente e rispettosa degli stranieri, e non certo quella di un'integrazione che crea solo divisioni e frizioni nel corpo sociale. Questo significa che i locali hanno un diritto irrevocabile al rispetto dello loro tradizioni ma devono pure avere la modestia e l'intelligenza d'assimilarvi quanto di buono viene portato da fuori, non credendo di essere a priori i portatori della verità assoluta, che è sintomo di grande stupidità..

OCP 8 anni fa su tio
Risposta a ennio.lupi
Ho letto con interesse il tuo commento ma, in tutta sincerità, non lo trovo affatto intelligente. Prima di tutto perché nessuno, mi pare, pretende di essere il portatore della verità assoluta. Il problema è molto più semplice e non occorre fare gli intellettualoidi per capirlo. In sostanza, ogni straniero è benvenuto se è una persona onesta e se accetta gli usi e costumi del paese che lo accoglie senza prese in girno, senza denigrare e senza pretese. La stessa cosa che mi aspetto faccia uno svizzero che si stabilisce in un altro paese. Tutto il resto è aria fritta e buonismo che non risolve nulla, se non creare frizioni.

beta 8 anni fa su tio
Risposta a ennio.lupi
Normalmente se vai in un paese con evidente cultura differente dalla tua TI ADEGUI ! Se non vuoi adeguarti sei evidentemente padronissimo di NON andarci . Mi sembrerebbe più che ovvio .

ennio.lupi 8 anni fa su tio
Risposta a beta
Certo, il che vuol dire lasciarsi assimilare se la permanenza non è solo temporanea. Il che vuole però anche dire che se porti qualcosa di buono puoi ragionevolmente augurarti che laddove risiedi ti si ascolti. E questo vale ovviamente anche per chi risiede da noi e proviene da paesi e culture diverse, che ha diritto d'essere ascoltato con attenzione ma ovviamente non d'imporre la sua visione del mondo.

beta 8 anni fa su tio
Risposta a ennio.lupi
Una NON cultura millenaria non sarà un singolo che potrà cambiarla ! Sono ancora ai tempi delle clave e il loro ragionare é uno solo ; fai quello che a me fa comodo e silenzio . Quelli, in buona parte, se trovano chi ha inventato il lavoro lo lapidano secondo usi e costumi loro . La loro visione del mondo é una sola senza nessuna possibilità di ragionarci sopra.

ennio.lupi 8 anni fa su tio
Risposta a beta
Pronto? Pur essendo cattolico praticante ho da decenni contatti regolari con altre religioni e dell'intolleranza che tu credi sia la norma se ne trova veramente poca, fors'anche meno di quella tra conservatori e franceschini nell'attuale chiesa romana. Che poi vi sia qualche estremista è indubbio, ma fare d'ogni erba un fascio non è mai corretto.

tazmaniac 8 anni fa su tio
Risposta a OCP
Quotone al 100%.

ennio.lupi 8 anni fa su tio
Risposta a OCP
Stiamo dicendo la stessa cosa, l'assimilazione implica l'accettazione degli usi e costumi di chi ti ospita. Ma questo non significa affatto che non esistano degli spazi di libertà che devono essere rispettati rigorosamente, come ad esempio quella religiosa e d'opione sino a che non si entra in contrasto con le leggi, che in un paese civile devono tutelare queste libertà sacrosante.

elvetico 8 anni fa su tio
Io direi di tornare al grembiulino e alla casacchina NERA uguale e obbligatori per tutti, islamici compresi !

OCP 8 anni fa su tio
Risposta a elvetico
io invece più vado avanti e più direi che è meglio che ognuno resti a casa propria se non vuole adattarsi al paese che lo accoglie... e vale per tutti, anche per gli svizzeri all'estero.

hurricanes99 8 anni fa su tio
certi commenti fanno rabbrividire

Jampi 8 anni fa su tio
Consiglio di visionare il film del 2008 " L`ONDA" prima di fare certi commenti .

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a Jampi
Trovare il "capo" dei 10 e sculacciarlo in pubblica piazza!

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Il mio commento era ironico ma lasciamo perdere, le tue larghe vedute a me sembrano molto miopi!

furlanute 8 anni fa su tio
Ora di finirla con sempre stare attenti agli altri, di non urtare la loro sensibilità, la loro religione, il loro modo di vivere, le loro usanze...............Sarebbe ora che tutti i nostri "ospiti" si adeguino a come viviamo noi, al rispetto della nostra cultura, alla nostra sensibilità e alle nostre usanze! A chi non sta bene: come sono entrati possono liberamente uscire dal nostro paese in quanto nessuno è obbligato a rimanere in CH!

aquila bianca 8 anni fa su tio
Anche le edelweiss ci vogliono togliere ??... Certo che siamo messi proprio bene a casa nostra.....öööööööööööööööö ! Passano i messaggi di tutte le etnie che ospitiamo e non possiamo far passare un messaggio patriota ?? Hanno fatto benone e spero sia solo l'inizio ;-) Chi è disturbato da questa visione...può tranquillamente tornare al proprio Paesello...vuol dire che non si è ancora integrato;-(

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Dei ragazzini già rovinati da un patriottismo perverso e malato...

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Direi ragazzini che sono stufi dell'occupazione che si sta facendo del proprio paese. Alle nostre latitudini è normale da anni ... non lo era. Che sia una ragazzata, siamo d'accordo, ma che si tratti di patriottismo, malato, non sono d'accordo. Ho vissuto in tante altre nazioni, mi sono confermato con molti modi di vita diversi. Essendo stato emigrante, ho sempre rispettato leggi, e costumi, e non ho mai avuto problemi. I problemi nascono con un immigrazione di persone che vogliono imporre i propri costumi, e non hanno nessuna intenzione di integrarsi! Questo scatena una reazione, non pensi?

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
E secondo te in svizzera ci sono gruppi di immigrati che vogliono imporre i propri costumi?...

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
la risposta è certo ! Se viene votata una legge, a torto o a ragione, non sindaco su i motivi, ne sull'opportunità, che impone che non si può dissimulare il volto, ed un milionario dice ... chi se ne frega , pago io ... questa non è imposizione ? Italiani, Spagnoli, Portoghesi ecc... sono venuti e sono stati anche sfruttati. Negli anni passati dovevano vivere in baracche, non potevano portare la famiglia ecc... ( da svizzero, mi vergogno di questo ) Ma sono gli stessi che gradatamente al cambiare della legge, hanno avuto modo di integrarsi, i loro figli hanno studiato e sono colonna portante della svizzera. Mi spiace ma l'ultima ondata di "rifugiati" non hanno la più ben che minima intenzione di integrarsi. Sono emigrato, e la prima cosa che ho sempre fatto, imparato la lingua per comunicare, relazionarmi con gli altri e nel pieno rispetto delle leggi e cultura del paese . Quando vedi gruppetti, che parlano la loro lingua, seduti in un supermercato, col tavolo pieno di Birre e sotto il tavolo altrettante vuote ... (e li paghiamo noi!) Ti guardano ridendo, con disprezzo, ma di che integrazione stiamo parlando? I bambini in questione hanno in fondo, pensandoci bene, svolto una protesta pacifica, il segnale è esistiamo anche noi, abbiamo la nostra cultura e vogliamo che la si rispetti. Di solito si usano le uniformi, o simboli, quando si è in minoranza, come distinzione, tuttalpiù grave è che dei bambini svizzeri, abbiano dovuto esternare il proprio disagio!

Arpac 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Commento molto intelligente. Complimenti.

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Beh,mi sembri fuori strada... gli italiani si trovano ancora tra di loro e discutono nella loro lingua madre ( in ticino va bene ma a zurigo secondo quanto dici tu è segno di scarsa integrazione), gli spagnoli e portoghesi fanno lo stesso.. Parli di emigranti i cui loro figli hanno studiato da noi, bene allora dai tempo a quelli dell'ultima ondata ( che non c'entrano un fico secco con quantoscritto nell'articolo) di stabilirsi qui e mettere su famiglia, poi potrai paragonarli a quelli che dici tu... :-)

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Curioso di sentire l'opinione in merito a quanto dici di queste persone che sono arrivate 40-50-60 anni fa con l'intenzione di lavorare visto che le paragoni agli immigrati di questi ultimi anni.

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Guarda che a fare questo paragone non sono stato io...

matteo2006 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
A dire il vero sia tu che Mac67 avete fatto dei paragoni diametralmente opposti, e quindi ripeto visto che tu dici che questi nuovi immigrati si integreranno come lo hanno fatto negli anni passati gli italiano ecc.. sarei curioso di sapere cosa ne pensa questa gente, visto che l'atteggiamento degli uni è ben diverso da quello che possiamo vedere ora.

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Se vuoi sapere che pensa quella gente devi chiederlo a loro...

sedelin 8 anni fa su tio
beh, il titolo, come al solito fuorviante, fa pensare a un'ingiustizia. poi dall'articolo si capisce bene che i 10 studenti hanno voluto fare una provocazione, infatti pare che ci siano tensioni all'interno della scuola fra svizzeri e balcanici. allora questa è una stupida provocazione che non fa altro che alimentare la tensione e renderli banali e privi di ideali. il direttore della scuola ha ragione! poi non credo che i giovani di gossau siano così tradizionalisti da portare un capo di abbigliamento simile, di solito preferiscono seguire le mode del momento come pecoroni.

SosPettOso 8 anni fa su tio
t'é capii? Per mettere un vestito tradizionale (e pur sempre attuale) bisogna mettersi daccordo. Ormai sono anni che quasi tutti vestono jeans, sembra quasi una "tradizione", bisognerà mettersi daccordo anche per portare quelli?

tkch 8 anni fa su tio
Burqa, niqab, abiti tradizionali esteri, bandiere straniere, ... bisogna tollerare. Ok. Vestiti tradizionali svizzeri no? Sem scia ben!! Imho: iniziare a far rispettare le regole sulle bandiere: qualsiasi bandiera è ben accetta se sopra, più grande o uguale, viene messa quella svizzera. Poi... vestiti e tradizioni... rispetto e tolleranza: pienamente d'accordo. Bilateralmente però. E... tanto per aggiungere... promuovere il dialetto e le tradizioni locali.

donzella 8 anni fa su tio
ma dai... sicuramente razzismo latente
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