Non sarebbe dovuto essere su quell’auto


Il viaggio in auto non era una consuetudine per Diogo Jota e il fratello André Silva
In queste settimane il portoghese non poteva volare.
Il viaggio in auto non era una consuetudine per Diogo Jota e il fratello André Silva
In queste settimane il portoghese non poteva volare.
ZAMORA - L’alta velocità, il manto stradale irregolare, un sorpasso, lo scoppio di uno pneumatico (questa è al momento l’ipotesi più accreditata secondo la Guardia Civil) e per Diogo Jota e il fratello André Silva non c’è stato nulla da fare. La Lamborghini a noleggio sulla quale viaggiavano è infatti diventata incontrollabile, finendo la sua corsa fuori strada dopo un disastroso schianto. Avvolta dalle fiamme. Già difficile da digerire raccontata in questo modo - oltre che dolorosissima - la storia del tragico incidente diventa addirittura incredibile se si tiene conto delle circostanze che hanno portato al viaggio dei due giovani portoghesi.
Come riportato dalla BBC, Diogo Jota (e dunque pure il fratello) non sarebbe infatti dovuto entrare in quell’auto. Non si sarebbe dovuto trovare su quella strada. In quel momento. In quella situazione. Il destino però, se così si può chiamare, ci ha messo lo zampino.
Atteso lunedì a Liverpool per ricominciare a lavorare con il suo club, con i compagni e agli ordini dell’allenatore Arne Slot, contrariamente a come faceva di solito il 28enne non ha potuto imbarcarsi su un jet privato. Mezzo utilizzatissimo dai calciatori e, ovviamente, il più comodo per spostarsi dalla costa portoghese al Merseyside. Diogo Jota era tuttavia reduce da un piccolo intervento chirurgico e, per questo motivo, i medici gli avevano sconsigliato di volare. Di conseguenza, per rientrare in Inghilterra ha pianificato un viaggio diverso. Più lento ma, almeno all’apparenza, sicuro: prima auto attraverso due Paesi e poi traghetto.
Secondo i media britannici, il lusitano si trovava a Zamora, dove si è verificato lo schianto, solo perché da Porto, dove si è celebrato il suo matrimonio, stava spostandosi verso Santander, città sulla costa settentrionale della Spagna. Lì si sarebbe in seguito dovuto imbarcare. La ricostruzione fatta dalla stampa d’oltremanica è accurata e data per “sicura” semplicemente perché lo stesso viaggio, in direzione opposta ovviamente (da un porto inglese a quello di Santander e poi in auto fino a Porto), Diogo Jota lo aveva già fatto all’“andata”, per raggiungere la famiglia e la futura moglie prima delle nozze celebrate meno di due settimane fa.






