«Stipendio pesante, normali le critiche a Donnarumma»


Arno Rossini: «Non sbagliare, su un campo, non è possibile»
«Contro l’Arsenal, Gigio sarà probabilmente l’uomo più importante in campo».
Arno Rossini: «Non sbagliare, su un campo, non è possibile»
«Contro l’Arsenal, Gigio sarà probabilmente l’uomo più importante in campo».
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PARIGI - Due sue parate, una grande, l’altra addirittura eccezionale, hanno permesso al PSG di “monetizzare” al massimo il gol di Dembélé e di sgambettare l’Arsenal nell’andata delle semifinali di Champions League. Gianluigi Donnarumma è stato il migliore in campo nella serata di Londra. Come d’altronde già aveva fatto in altre notti di coppa. Con i suoi interventi l’italiano ha infatti reso, partita dopo partita, sempre più solido il sogno dei parigini di mettere le mani, per la prima volta nella storia, sull’ambito trofeo. Proprio lui, che la stampa francese ha spesso criticato. Proprio lui che, con il contratto in scadenza nel giugno 2026, per mesi ha visto il club tentennare sul rinnovo. Ora invece è “Gigio” a prendere tempo, un po’ perché ha il coltello dalla parte del manico e un po’ perché… al momento c’è altro a cui pensare: questa sera (mercoledì, ore 21), si gioca il ritorno. Si decide chi va in finale.
«E, guardando al PSG e a come gioca, Donnarumma sarà probabilmente l’uomo più importante in campo - è intervenuto Arno Rossini - Ma d’altronde già all’andata ha dimostrato di essere il punto di forza della sua squadra. Una squadra votata all’attacco ma che in difesa a volte è imperfetta. Lui, con le sue qualità e in questo stato di forma, può fare la differenza».
Le critiche che ha ricevuto in passato sono quindi state ingiuste?
«È un discorso complesso. Le critiche arrivano quando non rendi quanto tutti si aspettano. E Gigio è uno dallo stipendio pesante. C’è poi da dire che qualche errore, sulle palle alte o anche nel gioco con i piedi, lo ha commesso. In una piazza ambiziosa come Parigi non ti fanno passare nulla; è dunque normale che a prestazioni non eccelse siano seguite parole anche feroci nei suoi confronti. Ma non sbagliare, su un campo, non è possibile».
I grandi portieri sono quelli che sanno gestire la pressione?
«Assolutamente. Quelli che commettono meno errori, prima di tutto, che riescono a essere sempre concentrati in campo - perché se giochi in un top team gli avversari arrivano alla conclusione due-tre volte a partita, non di più - e quelli che non si curano troppo di quello che si dice nei loro confronti. Non abbattersi davanti alle critiche, non esaltarsi davanti ai complimenti. E, per quel che mi riguarda, Donnarumma è arrivato a un livello altissimo: è un professionista serio, è uno dei leader del gruppo, lavora tantissimo per esprimersi al massimo. Poi c’è il campo».
Il contratto in scadenza nel 2026 sembra ora un problema per il PSG.
«Le ultime grandi prestazioni hanno riportato Gigio al centro del mercato. D’altronde, un portiere di quel livello... A Parigi forse l’hanno capito e stanno cercando di recuperare il tempo perso. Anche perché cambiare tanto per cambiare…».
Lo si dovrebbe fare solo per migliorare.
«Appunto. E chi vai a prendere? Donnarumma è già nella top-5 dei portieri mondiali e ha davanti a sé almeno dieci anni di carriera ad alto livello. Se continua a impegnarsi poi, e Sommer ne è la prova, può migliorare ulteriormente. In tanti farebbero carte false per assicurarselo».