Ha vinto la pazienza

Finalmente sono tornate le emozioni alla Cornèr Arena, dopo un avvio di stagione che aveva fatto vivere i fantasmi del passato ai tifosi
Dove potranno arrivare i bianconeri?
Finalmente sono tornate le emozioni alla Cornèr Arena, dopo un avvio di stagione che aveva fatto vivere i fantasmi del passato ai tifosi
Dove potranno arrivare i bianconeri?
LUGANO - Alzi la mano chi, fra i tifosi del Lugano, a fine settembre, dopo otto sconfitte in dieci partite non ha pensato all'ennesimo fallimento. All'ennesima stagione da dimenticare. All'ennesimo allenatore da esonerare. All'ennesimo boccone amaro da mandar giù. Ed invece, a questo giro, le cose sono andate e stanno andando in modo diverso. "La pazienza è la virtù dei forti", recita un vecchio adagio. Proprio la pazienza è stata la parola chiave di questi primi quattro mesi con Tomas Mitell in panchina.
D'altronde, l'allenatore svedese è arrivato in Ticino con un curriculum di tutto rispetto, vincendo nel 2022 un titolo con il Färjestad dopo aver fatto parte dello staff tecnico dei Chicago Blackhawks in NHL. Insomma, era giusto dare il tempo al 45enne per calarsi nel nostro campionato, non sempre di facile lettura per un nuovo head coach. Con la calma e la pacatezza che lo contraddistinguono, Mitell è riuscito a dare una nuova identità alla squadra. E, improvvisamente, alla Cornèr Arena sono tornati a scrosciare gli applausi.
Se si prendono in considerazione le ultime 25 partite, dopo appunto il già citato periodo di assestamento settembrino, i bianconeri sono primi in classifica con 17 vittorie a fronte di 8 sconfitte. Mai come in questa stagione, è il collettivo (parola sempre cara agli allenatori) che sta facendo la differenza alla Cornèr Arena. Non c'è un giocatore (o una linea) che si sta distinguendo più delle altre e le reti sono ben diluite fra l'intera rosa, con quattro giocatori già arrivati in doppia cifra (Sanford, Fazzini, Thürkauf e Canonica), oltre alle nove messe a segno da Sgarbossa e alle otto da Simion. Un bel mix che sta dando i risultati che tutti alla vigilia del campionato auspicavano.
FreshfocusUn plauso va anche attribuito al GM Janick Steinmann, il quale - con una squadra già in buona parte allestita per questa stagione - è andato a pescare stranieri assolutamente congeniali al progetto. Un nome su tutti è sicuramente quello di Zach Sanford, un acquisto azzeccato che il club ha già blindato fino al 2028.
Se è vero che in National League ci sono alcune squadre più attrezzate del Lugano, è anche giusto notare come nei playoff possa sempre succedere di tutto. Ad ogni modo, quest'anno nessuno chiederà il titolo a Fazzini e compagni. Già per aver riportato un certo entusiasmo alla Cornèr Arena - dopo troppi anni in cui le emozioni erano finite nel dimenticatoio e dove erano molto spesso rabbia e delusione a farla da padroni - Vicky Mantegazza può già abbozzare un primo sorriso. Sperando che sia davvero l'anno da cui ricomincia un ciclo vincente. Perché nel 2026 saranno 20 anni che sulle rive del Ceresio non arriva un titolo. Decisamente troppo tempo...




