Il tecnico del Real Madrid: «Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere».
Nella sua carriera da calciatore Maldini ha conquistato 26 trofei con i rossoneri, fra i quali cinque volte la Champions League.
MILANO - In seguito alla delicata situazione in cui è finito il Milan, dopo l'addio a Paolo Maldini e Frederic Massara, Carlo Ancelotti ha criticato la scelta del club rossonero.
Secondo l'attuale tecnico del Real Madrid si tratta di una decisione irriconoscente da parte della proprietà americana, che ha deciso di sbarazzarsi di una vera e propria bandiera, capace di vincere da calciatore per ben cinque volte la Champions League. «A Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre», sono state le parole di Carletto a "Il Giornale". «Qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato, quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica e di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere. Le società di calcio che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l’affarismo è negativo(...)».
Da una parte dispiace per Maldini, grande bandiera di questa società. D'altra parte chi mette i soldi è giusto che decida come gestire la società. Se la squadra fosse in mano ai suoi tifosi, magari sarebbe andato a finire diversamente.
Perché stupirsi. Guardate come hanno ridotto le banche svizzere
Scusa ma cosa c’entrano le banche svizzere?
Carletto ha ragione da vendere
Diamo in mano le società ad alcuni americani, questo è il risultato. Gente che vive in una nazione senza storia!
Si spera che a Lugano non capiti, ma prima i poi capiterà