CHAMPIONS LEAGUEMilan quasi nullo, in finale va una grande Inter

MILANO - La prima finalista dell’edizione 2022/23 della Champions League è l’Inter. Nell’attesa di sapere se, a Istanbul, dovrà vedersela con il Manchester City di Guardiola o il Real Madrid di Ancelotti, la Beneamata ha festeggiato la vittoria e l’eliminazione dalla più prestigiosa delle coppe dei sempre mal sopportati cugini del Milan. Dopo il 2-0 della passata settimana, nel ritorno della doppia sfida i nerazzurri si sono imposti 1-0 grazie a un sigillo del “solito” Lautaro Martinez, che ha spento le già limitate velleità rivali alla mezzora della ripresa. 

Il match è stato intenso ma non certo spettacolare. Ha visto il Diavolo iniziare forte, provarci e anche “rischiare” di passare (occasionissima sprecata da Brahim Diaz). Rimasta in carreggiata dopo la prima sbandata, spinta dalla sicurezza guadagnata nell’ultimo periodo (e dal risultato dell’andata) la truppa di Simone Inzaghi ha però saputo salire in cattedra. Ha occupato bene gli spazi e, ottima nel palleggio, spinto indietro il Milan, tenendolo lontanissimo dalla propria area. Ha anch’essa sfiorato il gol (con Barella) ma più di tutto si è preoccupata di azzerare i rischi. E ci è riuscita. Per nulla aiutati dall’attesissimo Leão, mai realmente entrato in partita, gli uomini di mister Pioli hanno infatti lentamente perso convinzione e incisività finendo, nelle rare sortite offensive degne di nota, con lo sbattere contro un rivale attento e per nulla rinunciatario.

Una scossa, tra i rossoneri, non è arrivata neppure con l’intervallo. Rientrati in campo, Tonali e compagni non sono infatti mai stati in grado di graffiare (zero tiri in porta nella prima metà della ripresa); una volta puniti da Lautaro Martinez, hanno poi perso del tutto l’equilibrio. A quel punto l’Inter ha giocato sul velluto. Ha sfiorato il raddoppio (ancora con l’attaccante argentino) ma soprattutto si è preoccupata di divertire i suoi tifosi e di godersi minuti di grande gioia. Meritata. Già nel weekend torna il campionato e poi questa coppa è ancora da vincere; per qualche ora almeno i nerazzurri potranno tuttavia distrarsi, stappare lo spumante e concedersi larghi sorrisi. Un derby di Champions non si conquista d'altronde tutti i giorni: due eliminazioni per mano del Diavolo sono state vendicate.