Cerca e trova immobili

VACALLO"Il fallimento della SAV ha unito ancor di più il paese"

19.05.15 - 07:00
A poco più di due anni di distanza Gianluca Cambieri, ex capocurva della Sav, ci ha spiegato come Vacallo ha reagito in questi mesi alla perdita della gloriosa squadra di LNA
TiPress
"Il fallimento della SAV ha unito ancor di più il paese"
A poco più di due anni di distanza Gianluca Cambieri, ex capocurva della Sav, ci ha spiegato come Vacallo ha reagito in questi mesi alla perdita della gloriosa squadra di LNA
SPORT: Risultati e classifiche

VACALLO - Sono passati poco più di due anni da quel triste 15 febbraio 2013, data in cui venne dichiarato il fallimento della SAV Vacallo Basket.

La società cestistica momò, sommersa dai debiti, aveva “tradito” tutti i sostenitori gialloverdi e tutta la popolazione vacallese, storicamente sempre molto affezionata alla squadra di pallacanestro del proprio comune che in passato spesso si era issata ai vertici del palcoscenico nazionale. 

In questi mesi il "paesino" più a sud della Svizzera non si è lasciato trasportare dagli eventi, ma ha fatto del collettivo la propria forza per tentare di ripartire. 

L'ex capocurva Gianluca Cambieri,molto attivo anche nell'organizzazione di eventi a tinte gialloverdi, ci ha illustrato come Vacallo ha vissuto questi due anni abbondanti in seguito alla bancarotta.

Gianluca Cambieri, sono passati poco più di due anni da quel nefasto 15 febbraio 2013. Qual è il sentimento dominante tra la popolazione del tuo paese?
“Inizialmente ci siamo sentiti un po' traditi da chi in quegli anni si trovava al timone della società. La gente di Vacallo è rimasta sicuramente scossa da quanto accaduto. Ma è inutile guardare indietro, non serve più. Ai tempi avevamo manifestato la nostra rabbia organizzando un corteo sotto casa di chi, per diversi mesi, aveva promesso cifre esorbitanti senza però dar seguito alle promesse. Posso comunque assicurare che nella sventura il gruppo e il paese in generale si è unito ancora di più. A prescindere di chi siano le colpe”.  

La SAV dopo il fallimento ha azionato un piano di "rientro". Giusto?
“Dopo il fallimento diverse persone hanno deciso di aiutarci in un modo o in un altro. In seguito al crack i debiti della sezione basket se li sono accollati la polisportiva della SAV. Avevamo previsto un piano di rientro di cinque anni e ora posso dire che stiamo seguendo bene la tabella di marcia. Diverse aziende hanno pure rinunciato ai crediti che avevano nei nostri confronti e per questo dobbiamo ringraziarle”.

Vacallo è spesso sinonimo di unità e amicizia…
“I valori della GGV (Gioventù gialloverde, ndr) sono amicizia e voglia di stare insieme. Lo vediamo spesso quando organizziamo gli eventi dove c’è sempre un mare di gente che accorre. Per citare un esempio l’attuale giocatore del Lugano Gibson (ex SAV, ndr) spesso mi scrive per sapere degli eventi di Vacallo”.

Da ex capocurva, nonostante il fallimento, non hai mai smesso di organizzare eventi e aiutare il settore giovanile…
“Esattamente. Negli ultimi anni abbiamo organizzato lo streetball gialloverde che ha sempre portato nel nostro paese tantissime persone. L’anno scorso avevano persino una squadra dall’Italia e un paio provenienti da Lugano. A fine giornate alcuni di loro sono venuti da me complimentandosi per l’organizzazione della giornata. Sono tutti attestati di stima che ti riempiono di gioia e ti ripagano dagli sforzi profusi. Parlando di cifre nella scorsa edizione siamo riusciti a donare 2’200 franchi al settore giovanile grazie all’organizzazione di questo evento”.

Per la sezione basket, in vista della prossima stagione, c’è una piccola novità…
“Avremo una squadra iscritta al campionato di Prima Lega, la società ha voluto premiare questi ragazzi che nelle ultime due stagioni si sono sempre dati da fare con un enorme lavoro vincendo il campionato di Seconda Lega. I costi fissi chiaramente aumenteranno, ma è uno sforzo che si meritano”.

E una SAV in Serie A la rivedremo?
“È molto difficile e la dimostrazione è data dal fatto che il numero delle squadre nel massimo campionato diminuisce sempre più. A livello di diritti televisivi non interessa la pallacanestro e per questo è difficile sopravvivere. Anche il Lugano nelle ultime stagioni ha ridotto il budget. L’ultima cosa che comunque ci tengo a dire è che Vacallo ha vissuto, continua a vivere e vivrà per sempre”.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE