Pianezzo: ovvero dove l'improvvisazione la fa da padrone

Gilbert Jorio, presidente Sezione PS Giubiasco-Pianezzo
Il Municipio di Pianezzo, e in particolare la sua maggioranza liberal-pipidina, si sta distinguendo in questo primo scorcio di legislatura per un modo di fare decisamente pressapochista e improvvisato. L’impressione dall’esterno è che non si sappia che pesci pigliare e, soprattutto, che si stia facendo di tutto per dimostrare l’indimostrabile: ossia che chi si è opposto a suo tempo all’aggregazione con Giubiasco aveva ragione. I fatti, invece, pian pianino stanno dando ragione a chi, con lungimiranza e intelligenza, a suo tempo portò avanti il discorso aggregativo con Giubiasco. Chi pensa oggi di poter costruire una cattedrale nel deserto come prospettato dal Municipio e votato dalla maggioranza liberal-pipidina in Consiglio comunale, si sbaglia di grosso. Non è più tempo per fughe solitarie e colpi di testa a casaccio. Oggi il tempo è finalmente della collaborazione, della messa in rete di risorse e opportunità per evitare doppioni e sprechi di denaro pubblico. Bello o brutto che sia, è così. Tanto vale cercare di ricavare il meglio possibile da questa situazione. E’ semplicemente una questione di rispetto per la popolazione di Pianezzo. E invece il Municipio di Pianezzo che fa? Propone, senza alcuna discussione preventiva con chicchessia, un credito di progettazione di CHF 120'000 per un “Policentro Morobbia” decisamente sovradimensionato rispetto ai reali bisogni di Pianezzo e della Valle Morobbia e assolutamente senza alcuna valenza regionale, come da più parti segnalato allo stesso Municipio. Ma l’improvvisazione non finisce qui. Infatti la maggioranza liberal-pipidina vota un credito di progettazione per un’opera di dimensioni maggiori rispetto a quanto prospettato nel piano d’indirizzo dell’architetto Carloni, parte integrante del progetto aggregativo Pianezzo-Giubiasco, cercando di darci a bere che il costo può essere quasi la metà di quanto allora previsto: in sostanza spazi in più per la metà del costo! Per di più si vota il credito di progettazione senza alcun piano finanziario, insomma senza sapere se quanto si prospetta di fare sarà finanziariamente sostenibile o meno. Noi non esitiamo a dire che pensare di spendere 4.5 milioni di franchi (che comunque non saranno mai abbastanza per quanto l’esecutivo vorrebbe fare) è, nell’attuale situazione finanziaria, assolutamente insostenibile. A meno di aumentare drasticamente di almeno 10-15 punti l’attuale moltiplicatore (85%). Ma anche questo il Municipio si guarda bene dal dirlo. Infine tutti sappiamo quali sono i reali bisogni per Pianezzo: degli spazi supplementari per la scuola elementare e spazi adeguati e decorosi per l’amministrazione comunale e il Municipio. Però nel messaggio sul credito di progettazione si legge di “scuola dell’infanzia, sala multiuso per 200 persone e rifugi di protezione civile per 200 persone”. Questa è pura e semplice improvvisazione, al limite della megalomania. A maggior ragione se si pensa che non si ha alcuna idea di quali e quanti sussidi sarà possibile ricevere dal Cantone. Non è comunque difficile ipotizzare che, considerato l’avviato studio aggregativo del Bellinzonese e la sua precaria situazione finanziaria, difficilmente il Cantone sarà disposto ad elargire sussidi per un’opera che non ha alcuna valenza regionale (l’edificio continuerebbe a ospitare semplicemente gli allievi di scuola elementare di Pianezzo e Sant’Antonio e logicamente questo non basta per farne un’opera di interesse regionale). Considerato quanto precede non è nemmeno difficile immaginare che la decisione della maggioranza liberal-pipidina di tirar dritto incurante di quanto sta succedendo tutt’attorno comporterà inevitabilmente uno spreco di denaro pubblico importante. Un nuovo spreco ad opera della stessa maggioranza liberal-pipidina, già all’origine di quello di CHF 60'000 per la progettazione di qualcosa d’analogo negli anni ’90. Ma a Pianezzo tutto tace, sembrerebbe che alla popolazione tutto questo vada bene, soprattutto sperperare CHF 120'000 (più di 10 punti di moltiplicatore d’imposta) per qualcosa che così come voluto dalla maggioranza difficilmente potrà mai vedere la luce. Affaire à suivre.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!